Italia - Scozia. Parisse "abbiamo dominato", Brunel "fiero di come abbiamo vinto"

“Questa vittoria vale tantissimo. Dovevamo vincere. Le vittoria all’inizio di un’esperienza sono fondamentali e oggi era ancora più importante perché doveva dare seguito alle nostre ambizioni. Noi puntiamo in alto e per la fiducia del gruppo la vittoria odierna è fondamentale”.

Jaques Brunel non nasconde la grande soddisfazione per la vittoria che permette agli azzurri di scacciare gli incubi del cucchiaio di legno e permettere al coach francese di chiudere in bellezza il primo torneo sulla panchina italiana.

“In ogni partita del torneo abbiamo messo qualcosa di buono” continua Brunel “Una volta è andata bene la difesa mentre l’attacco non ha girato come doveva, come contro il Galles. Contro Irlanda abbiamo disputato un ottimo primo tempo e siamo calati nel secondo, senza riuscire a tenere testa agli irlandesi sul piano del punteggio. Contro la Francia abbiamo giocato bene e credo che il punteggio finale sia stato più largo di quanto non meritavamo in realtà.”

Anche oggi in effetti non ha girato tutto come doveva. La mischia ha sofferto troppo e il risultato è rimasto in bilico fino all’ultimo secondo. Fortunatamente siamo riusciti a rimanere nel match fino alla fine e a condurlo agevolmente verso la vittoria.

“Dobbiamo cercare di tenere bene a mente i punti di riferimento e guardare avanti. Si può vincere in due maniere, o facendo il gioco stretto, attendendo gli avversari o puntando a quello che vogliamo. Credo che oggi abbiamo giocato ad alta intensità, non per tutto l’arco del match, perché ancora non ne siamo in grado, ma per buona parte della partita. Abbiamo dominato questa squadra come nessun’altro ha fatto nel torneo. Sono fiero di come abbiamo vinto”.

La nazionale si è senza dubbio rinnovata nell’arco di questo torneo. Nuovi ragazzi sono entrati nel giro e altri potrebbero entrare a farne parte.

“Nel tour di amichevoli che faremo in America dobbiamo puntare ad allargare ancora di più il nostro gruppo. Quest’anno abbiamo visto molti giovani nuovi. Penso a Gori, Venditti, Botes, Benvenuti e Favaro. Dobbiamo anche stare attenti a gestire il fisico degli atleti. C’e stata anche la coppa del mondo e alcuni giocatori non si fermano da più di un anno”.

Tra questi irriducibili c’è capitan Sergio Parisse. L’ultima volta che l’avevamo visto dopo un match qui a Roma, portava addosso i segni fisici e mentali della sconfitta con gli inglesi. Oggi è tutta un’altra storia.

“Questa vittoria la dedico a questo fantastico pubblico che ci ha sostenuto” commenta il capitano azzurro. Volto disteso e spirito rilassato seduto davanti ai giornalisti. “L’Olimpico pieno è stato fantastico e fondamentale. Quando abbiamo perso con l’Inghilterra eravamo soprattutto dispiaciuti per aver deluso i tifosi”.

Ma, come ha anche detto Brunel, la partita odierna non è sempre stata in discesa.

“C’è stato un momento in cui abbiamo un po’ perso il filo della partita. Abbiamo perso troppi palloni a contatto e fatto delle scelte sbagliate. Sul 10 a 3 è ovvio che non si può considerare chiusa una partita, ma noi oggi non abbiamo mai avuto paura di perdere, perché abbiamo dominato dall’inizio alla fine. Abbiamo reagito bene e segnato punti nel momento più delicato. Sono davvero soddisfatto di come ha giocato la squadra. Non è stata una partita eccezionale, ma ce ne fossero di partite così che alla fine vinci!”.

E’ stata la partita della vittoria, ma anche la partita dell’addio di Ongaro alla naizonale.

“Avevo parlato con Fabio ieri e gli avevo raccontato di aver sognato che lui avrebbe salutato l’Italia sotto la curva dopo la vittoria con la Scozia. Oggi il sogno si è avverato e ne sono felicissimo.”

E adesso si può guardare al futuro. Quali sono le ambizioni italiane? Parisse non ha dubbi.

“Quando si parla di puntare a vincere il Sei Nazioni in 4 anni, ci si può credere o meno. Io posso solo dire che questo è il nostro obiettivo, ne abbiamo le capacità e stiamo facendo di tutto per raggiungerlo”.

Matteo De Santis