Italiani in Crimea, Mensurati al convegno di Pescara

12 Maggio 2014   15:28  

Stefano Mensurati, vicedirettore del Giornale Radio Rai, e' stato a Pescara, l'ospite del convegno Gli italiani in Crimea, un genocidio dimenticato organizzato dall'associazione Fontevecchia, Alma e Comunita' degli italiani di Kerch.

Nel corso della manifestazione sono state ricordate le tappe che hanno portato alla formazione di una ricca e prospera colonia di italiani nella citta' di Kerch, in Crimea dove da poche settimane si e' svolto un referendum per l'autonomia dall Ucraina e l'eventuale annessione alla Federazione Russa.

La storia degli italiani in Crimea e' molto antica - ha detto Stefano Mensurati - e dopo romani, greci e bizantini sono stati i genovesi e rendere prospera la costa della penisola con l'impianto di vigneti e la coltura del grano.

L'emigrazione verso quella terra lontana e' ripresa all'indomani dell'unita' d'Italia con persone che sono emigrate soprattutto da Puglia, Molise,Campania e Abruzzo, allettate dal basso prezzo dei terreni e dalla possibilita' di una vita nuova e fatta di meno stenti.

Persone che hanno lavorato duramente creando una comunita' con scuole, servizi e una parrocchia, la chiesa degli italiani , le quali, purtroppo, sono state vittime delle purghe staliniane poiche' di origine italiana e quindi sospettati di simpatizzare per il fascismo.

"La deportazione della comunita' e' stata terribile: oltre un mese in vagoni ferroviari piombati per attraversare le steppe desertiche fino al Kazakstan mentre i piu' deboli, bimbi, anziani e malati che morivano, venivano abbandonati dai treni in corsa come rifiuti nelle lande deserte attraversate dai binari - ha raccontato durante la diretta video da Kerch, Giulia Giacchetti Boito, italiana di Crimea e presidente dell'associazione Cerkio -.

Una parte degli italiani mori' addirittura prima di arrivare in stazione a causa dell affondamento della nave sulla quale erano imbarcati mentre attraversava il Caspio.

La persecuzione e' terminata nel 1956 con Chruscev ma la comunita' era ridotta ai minimi termini provata dalla terribile esperienza; sono passati altri anni fino a giungere alla riabilitazione totale effettuata a Putin ma continuano ad essere una minoranza non ancora riconosciuta poiche' la Russia, che si e' detta disponibile a concedere gli stessi diritti dati a tedeschi e greci, non ha ancora ricevuto nessuna richiesta dal governo italiano a causa del riconoscimento implicito dell annessione della penisola.

Gli italiani di Crimea, avevano passaporto ucraino ma sono russofoni (la Crimea e' stata parte della Russia fino al 1956) e, attualmente vivono il difficile momento storico della penisola che ambisce a tornare parte integrante della Russia.

Stefano Mensurati, ha illustrato assieme al professor Antonio Fares e l'avvocato Luigi Spina, discendente dei deportati, tutta la storia che quegli italiani dimenticati sono stati costretti a subire loro malgrado. Mensurati, inoltre ha presentato anche la mostra fotografica documentale relativa alla presenza italiana in Crimea, ai gruppi familiari, alle deportazioni, processi sommari, uccisioni, fino al ritorno a Kerch. L'incontro e' stato moderato dal giornalista Luciano Troiano. 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore