Itinerario: Molina Aterno - Castelvecchio Subequo - Castel di Ieri - Goriano Sicoli -

Gagliano Aterno - Secinaro

29 Maggio 2012   11:17  

Da Molina Aterno si raggiunge Castelvecchio Subequo (2 km.), tramite la Tiburtina Valeria, e successivamente Castel di Ieri (2 km.). Si lascia la Tiburtina per giungere a Goriano Sicoli (6 km.), da qui si segue il percorso dell’'antico tratturo, in direzione di Avezzano e prima del valico di Forca Caruso si ridiscende in direzione di Castelvecchio Subequo. All'’altezza del km. 148 si incontra l'’area archeologica “le Castagne ” e “Colle Cipolla”. Si arriva di nuovo a Castelvecchio Subequo per deviare, sulla sinistra, per Gagliano Aterno (15 km.), si prosegue per Secinaro (4 km.) e per una strada di montagna, che attraversa interamente il Monte Sirente, si sale a Rocca di Mezzo (27 km.).

Molina Aterno (m. 512) posto a breve distanza dal fiume Aterno, con un’'ampia piazza sulla quale si affaccia il vasto palazzo Piccolomini con parti dell'’originario castello medioevale, torre e loggiato interno. Sulla stessa piazza si trova la chiesa di S. Nicola con il campanile a vela del Seicento, nella parte più alta del paese la chiesa di S. Maria del Colle.

Castelvecchio Subequo (m. 500) sorge a poca distanza dall’'area archeologica dell’'antica Superaequum, uno dei tre municipi romani dei Peligni, ancora visibile è la catacomba cristiana di Superaequum, della fine del IV sec. d.C., una delle prime testimonianze del cristianesimo in Abruzzo. Del borgo fortificato medievale restano alcuni edifici con bifore e tratti di mura. Sulla sommità il palazzo castellato e la chiesa di S. Giovanni; rilevante è la facciata in stile barocco di palazzo Lucchini (già Ginnetti). Nei pressi della piazza si trova la chiesa e convento di S. Francesco, con un interessante ciclo pittorico della fine del Trecento, con le storie di San Francesco, e alcuni pregevoli altari barocchi riccamente intagliati in legno. Nel convento si conservano interessanti reliquiari in oro e argento del XV e XVI secolo, fra cui “La Pasquarella”, opera di Nicola Piczulo del 1403, in argento ed oro.

Castel di Ieri (m. 519) Si raggruppa su di un’'altura, con una grande torre quadrata sulla sommità e graziosi edifici affacciati sulla valle subequana. Nella parte bassa del paese si trova la parrocchiale dell’'Assunta con portale rinascimentale riccamente ornato. Lungo la strada che porta a Goriano Sicoli sono stati rinvenuti i resti di un grande tempio romano con alto podio e mosaici pavimentali che decoravano le tre “celle” dell’'antico tempio. A poca distanza dal tempio, incastonato in uno sperone roccioso, sorge il santuario della Madonna di Pietrabona. Goriano Sicoli (m. 720) Sorge nelle vicinanze dell'’insediamento romano di STATULAE posto sull’'antico percorso della Tiburtina- Valeria. Nel borgo medioevale troviamo sulla sommità la chiesa di S. Maria Nuova, con interessante portale rinascimentale del 1553, oltre a numerosi edifici con graziosi portali del Seicento e del Settecento. Nella parte bassa del paese troviamo il santuario di S. Gemma nella cui sagrestia è conservata una cospicua quantità di ex voto che testimoniano la diffusa devozione alla santa.

Forca Caruso (m. 900) A breve distanza dalla strada statale Tiburtina-Valeria, al km. 148, troviamo l’'area archeologica del centro fortificato d'’altura preromano “Colle Cipolla” e la vicina area della necropoli di “Le Castagne” con sepolture a tumulo con circolo di pietre.

Gagliano Aterno (m. 653) caratteristico borgo medioevale alle pendici boscose del M. Sirente, è dominato dall'’elegante mole del castello medioevale fatto costruire dai Conti di Celano nel XIV sec., tuttora abitato, con doppia cinta difensiva, torrioni circolari e ponte levatoio. In basso il borgo medioevale, sulle cui suggestive vie si affacciano interessanti edifici medioevali e rinascimentali. Conserva la chiesa di S. Martino con pregevole facciata in pietra squadrata ornata da lesene e cornici che inquadrano il ricco portale gotico, trecentesco, sormontato da un rosone rinascimentale, sul fianco la poderosa torre campanaria. Dietro la chiesa una bella edicola del Cinquecento con transenne e stemma dei Piccolomini. Interessante è la fontana con tre arcate ogivali costruita nel 1344 per volere di Isabella d’'Acqua viva ben conservato è il complesso religioso di S. Chiara, tenuto dalle Clarisse fino agli inizi del Novecento, con chiesa e convento. Ancora degne di nota sono la chiesa di S. Rocco e la chiesa cimiteriale di S. Giovanni Battista, sec. XV, con numerose iscrizioni romane murate nella facciata.

Secinaro (m. 824) Posto sulle pendici del M. Sirente, è il più alto dei paesi della Valle Subequana. Il borgo medioevale, degradante verso la valle, conserva nella sommità la chiesa di S. Nicola di Bari, costruita sulle rovine dell’antico castello, e la chiesa di S. Maria della Consolazione con particolare interno a doppia navata.


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