L'Aquila, Califano: "Serve una reazione immediata."

Il dt sul momento e sui giovani in prova Miracolo e Romeo

20 Ottobre 2011   09:56  

L’AQUILA – Si terrà oggi pomeriggio la consueta amichevole di metà settimana nella quale Maurizio Ianni testerà i propri ragazzi in vista dell’ incontro con l’ Aversa Normanna. Stante la mancanza in città e nel circondario di un campo di allenamento per il giovedì degno di tale nome, i rossoblù saranno come al solito costretti ad emigrare. Questa volta in casa del Cologna Paese, formazione del campionato di Eccellenza. Si alleneranno con il resto del gruppo i giovani terzini, entrambi mancini, Alessandro Romeo e Stefano Miracolo, quest’ ultimo classe ‘92 proveniente dalla Capriatese (serie D) ed ex Berretti della Cavese. «Sono due ragazzi svincolati che stiamo valutando – conferma il direttore tecnico Gianni Califano – Vorremmo offrire al tecnico un’alternativa in più, ma non è scontato che procederemo a qualche tesseramento. I ragazzi non hanno affrontato il ritiro, dunque va approfondita anche l’ analisi sulle condizioni fisiche. Per ora dobbiamo concentrarci sul materiale che abbiamo e del quale siamo comunque soddisfatti.»

Dunque spetterà a Ianni fronteggiare per domenica l’ assenza di un terzino sinistro di ruolo. Salterà infatti il laterale destro David Simoncini, che a Celano ha ricevuto il quarto cartellino giallo della stagione. Per cui potrebbe tornare nella sua corsia naturale Stefano Blaiotta, che Ianni potrebbe comunque lasciare a sinistra per fronteggiare l’ assenza di Simoncini con Gianluca Leone, altro difensore dal piede destro. Oppure si potrebbe sfruttare il ritorno dalla squalifica di Walter Piccioni per schierare l’ esterno di Giulianova sulla linea difensiva ed un giovane (Battistelli o Campinoti, a seconda dello schema) a centrocampo. Il test di Cologna potrebbe risultare utile anche per valutare il modulo anti Aversa. «Io non credo nei sistemi di gioco espressi in numeri – osserva Califano - Sono l’ interpretazione e l’ intensità che fanno la differenza. Le sconfitte e le vittorie non arrivano per la scelta del modulo. A Celano, per esempio, hanno parlato tutti di 4-3-3, ma uno schema di gioco non c’è stato, perché quando una squadra difende in undici non c’ è più campo aperto. Anzi – continua Califano - paradossalmente sul piano del gioco abbiamo fatto meglio di altre occasioni, solo che non abbiamo concretizzato sotto porta. » 

Oltre alla partita, L’Aquila a Celano ha perso l’ imbattibilità, un dato che stava scrupolosamente cercando di conservare. Spesso sono le partite all’apparenza più semplici a rivelarsi complicate. «Lo vado ripetendo dal ritiro – ribadisce Califano - I campionati si vincono e si perdono con le squadre meno attrezzate. Con le grandi la concentrazione vien da sé, ora il salto di qualità me l’ aspetto con le piccole. Ci aspettano quattro partite fondamentali, sono convinto della reazione di una squadra che finora va lodata per l’ applicazione dei ragazzi e la competenza del mister, che mi sta stupendo nonostante l’ età. »

Per dimenticare la prima sconfitta stagionale, con l’ Aversa si dovrà sfatare il fattore campo amico, sul quale L’Aquila non vince da tre turni. «Come è arrivata la prima sconfitta, vedrete che torneremo alla vittoria interna. Ma ci vorrà il pubblico visto con la Paganese. La squadra ha bisogno del calore di questa città. » (a.f.)

Al nostro microfono Maurizio Ianni, alenatore L'Aquila Calcio


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Gianni Califano, direttore tecnico rossoblù
Maurizio Ianni, alenatore L'Aquila Calcio
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