L'Aquila, Carcione in lacrime saluta la Sud. Pomante: "Aiutino da lassù"

De Sousa: "Dedicato ai tifosi che ci sono sempre"

26 Gennaio 2014   21:10  

“Oggi ho visto una buona partita. Nel primo tempo abbiamo portato una grossa pressione e siamo andati in vantaggio con una bellissima azione”. Parla ancora in prima persona plurale Imperio Carcione nel raccontare la prima partita della “sua” L’Aquila da spettatore esterno. Ride quando glielo si fa notare: “Anche appena arrivato a Perugia – racconta - ero talmente abituato che in albergo ho chiesto per la prenotazione a nome L’Aquila calcio.” Prova pure a correggersi tornando a parlare della partita: “Poi i ragazzi potevano chiudere la partita con Ciccio ma è stato bravo il portiere”. Ma poi torna ad immedesimarsi e sfodera di nuovo il noi: “Loro hanno trovato il pareggio alla prima occasione ma noi siamo stati bravi a crederci fino alla fine”.

Insomma, inconsciamente, Carcione la sente anche sua la vittoria con l’ Ascoli. Sarà perché dal 2011 ha sempre vestito il rossoblù, sarà per l’ emozione nell’ abbraccio tributatogli dalla Curva Sud. “Salutare i ragazzi della Curva oggi è stata un’ emozione grandissima. Non mi aspettavo un saluto tanto caloroso, ho visto tutto il primo tempo con loro, poi nell’ intervallo ci siamo salutati  – racconta Imperio, che di fronte a quelli che ormai sono i suoi ex tifosi non è riuscito a trattenere le lacrime - Sono cose spontanee, è un ricordo che porterò per sempre nel mio cuore. Tutti mi hanno detto di calciare fuori le punizioni quando tornerò a giocare al Fattori col Perugia. Ma tanti erano contenti per me perché sanno che è un’ opportunità importante. Con me porterò tanti ricordi di questa città. Io L’ Aquila la vivevo tutti i giorni, ogni mattina accompagnavo i figli a scuola, ero diventato uno di casa. In quattro anni ho vissuto momenti belli e meno belli, ma le immagini che porterò sempre con me sono la vittoria dei play off e il saluto di oggi. A Perugia ho trovato un ambiente fantastico e un’ organizzazione che in categoria non c’ entra niente. Spero di trovarmi bene come mi sono trovato qui a L’Aquila”.

Dai protagonisti ormai passati a quelli attuali.

“E’ stato un gol importante per me ma soprattutto per la vittoria – esordisce la pantera De Sousa nella sala stampa del Fattori – Sono contento perché sono tornato al gol (sesto stagionale) su azione ma anche per come sono arrivati questi tre punti. Dopo Barletta e Benevento, finalmente dice bene pure a noi. Sono tre punti pesanti, anche perché domani dovrebbe esserci la sentenza sulla Nocerina, chissà che non porti delle novità importanti per noi.  

Il gol? Lorenzo (Del Pinto, ndr) ha rubato palla, ha servito tra le linee Ciccio (Agnello, ndr), che è stato bravissimo ad attirare su di lui i difensori e a servire all’ ultimo me. Poi sono stato freddo e ho calciato rasoterra. Pressione? Ci tengo a dare il mio contributo alla squadra, vuoi o non vuoi per un attaccante segnare è sempre fondamentale. Col modulo mi sono trovato bene, considerando anche che se il primo tempo fosse finita 3 o 4 a zero non si sarebbe potuto dire nulla. Adesso davanti ci siamo rinforzati e c’ è una sana competizione che fa bene a tutti. Col mister ci parliamo sempre, c’ è stima reciproca. La panchina di Pisa non è stata un problema, ero e sono tranquillo e penso di aver reagito bene lavorando sodo.  

Dediche? Il gol è per tutti quei tifosi che vengono dappertutto e che ci sostengono sempre al di là del risultato.”

“E’ un momento positivo, dopo quello di Pisa questo che è un gol importante, sia per la vittoria che per essere giunto all’ ultimo minuto – analizza un sorridente Marco Pomante, alla terza rete stagionale e alla seconda consecutiva - Ogni tanto tocca pure a noi, in due anni che sono a L’Aquila non mi era mai successo di vincere all’ ultimo minuto. Dopo il 2 a 2 di domenica a Pisa abbiamo dimostrato che non molliamo mai. E alla lunga i risultati arrivano. Dopo il loro pareggio non era facile, loro con un tiro hanno fatto gol, mentre noi avevamo creato tanto senza concretizzare ed eravamo un po’ stanchi. Mi ero già fatto male sull’ 1 a 1 nel contrasto con Colomba. Non sono riuscito a rialzarmi per contrastarlo di nuovo perché ho sentito una fitta al flessore. Sul gol invece ho sentito un crampo, ma stavo già zoppicando. Speriamo sia solo una piccola contrattura e niente di grave.

Il gol? L’ arbitro quando si è fatto male Pestrin ha dato un minuto di recupero in più. All’ ultimo ho visto Frediani sulla sinistra, ci ho creduto e sono andato sul primo palo. Poi sinceramente non ricordo bene cosa sia successo. Ma deve esserci stato un aiutino dall’ alto, perché ho toccato il pallone due volte di testa, come se ci fosse stato un rimpallo col portiere. E’ andata fin troppo bene, per questo voglio dedicare di nuovo il gol a mio padre e al piccolo Leonardo.”

Alessandro Fallocco 

 


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