L'Aquila - Catanzaro 0 - 0, play off al Fattori col Pisa. Dopo 80 anni si gioca per la B

Il pari va bene per una qualificazione storica

04 Maggio 2014   19:53  

A tentar di vincere, timidamente ci hanno pure provato. Un paio di occasioni per parte, prima L’Aquila con De Sousa e Pià, poi il Catanzaro nella ripresa con Madonia e Fioretti. Tranne sporadiche occasioni, però, giudizioso turn over per ambo gli allenatori (Pagliari ha risparmiato i diffidati Del Pinto e Pomante, Brevi Sabatino, Benedetti e Vitiello), giusto un paio di cartellini gialli, ritmi blandi e tanto fair play. Persino l’ esigente pubblico aquilano, fiutato il probabile superfluo dell’ incontro, ha preferito non indossare il k-way per partecipare all’ ultima di una stagione invece storica. La Sud ha fatto il suo, negli altri settori, invece, sono mancati i numeri. Un peccato ed un’ occasione persa, senza ombra di dubbio. Tanto da sollecitare la reazione di mister Pagliari, che in sala stampa ha tirato le orecchie alla piazza. Tutto giusto, ma va detto che in settimana, visti i numeri della prevendita, nessuno ha provato a tenere alto l’ interesse. Né una conferenza stampa, né un cartellone, né un’iniziativa. Gli aquilani, insomma, in settimana hanno sentito più l’ odore del biscotto che la rilevanza storica dell’ incontro. Ben inteso: squadra e società stanno dando tantissimo alla città, dunque la piazza avrebbe dovuto rispondere in massa per puro spirito di gratitudine. Ma il calcio ed i tempi sono cambiati e qualcuno è il caso che se ne accorga. Comunicazione e marketing in una società ambiziosa non possono più essere un optional. 

Tornando al rettangolo verde, come era dunque nelle attese a decidere l’ inerzia del match ci hanno pensato le motivazioni. Ed ha prevalso la paura di rischiare una posizione di classifica comunque vantaggiosa in ottica play off. Tanto che nella monotonia di un pareggio quasi annunciato, a cacciare la sorpresa dal cilindro ci hanno pensato gli altri campi. E se alla vigilia tutti avrebbero scommesso che L’Aquila avrebbe incontrato il Benevento ed il Catanzaro il Pisa, ecco che a sparigliare il copione ci ha pensato il Prato. Fino a cinque minuti dalla fine tutto come da previsioni. Poi il 3 a 3 tra Prato e Benevento ha ribaltato tutto: nella prima gara play off L’Aquila se la vedrà al Fattori con il Pisa, il Catanzaro con il Benevento. La domanda del momento è: meglio o peggio? A vedere i risultati della regular season forse sarebbe stato meglio incontrare i campani. Quanto a qualità della rosa, invece, decisamente più abbordabili i toscani. Zero calcoli, comunque. A parlare, come al solito, sarà solo il campo. 

Intanto L’Aquila si gode un momento storico. Giusto per qualche ora, perché poi ci sarà da preparare la sfida col Pisa. Ma è doveroso rimarcare come per la prima volta dopo 80 anni L’Aquila abbia la difficile ma concreta possibilità di tornare in serie B. Due o tre anni fa, chi l’ avrebbe mai detto? 

La cronaca. Ampio turn over nelle fila del Catanzaro. Brevi preferisce accordare un turno di riposo a Vitiello, Marchi, Benedetti e Russotto e vara un 3-4-3 con Catacchini e Di Chiara sugli esterni,  e Martignago e Madonia ai lati di Fioretti.

Anche Pagliari opta per un turno di riposo per i diffidati Del Pinto (in tribuna) e Pomante (entrerà nella ripresa). Spazio dunque ad Ingrosso e Maltese. Mentre in avanti il miglior tridente per affinare l’ intesa tra Frediani, De Sousa e Pià.   

La gara si apre al 3’ con una trattenuta sospetta in area di Zaffagnini su Fioretti, ma l’ arbitro fischia la punizione in favore dei rossoblù. fallo opposto. Dal torpore L’Aquila passa a sfiorare il vantaggio a cavallo della ripresa. Al 29’ Frediani imbecca De Sousa che tocca morbido sul corpo di Bindi. Poi al 34’ Pià approfitta di un rimpallo e dal limite impegna Bindi, che alza sulla traversa. Ancora Pià al 43’, Bindi sventa la girata di sinistro del brasiliano. 

Nella ripresa occasioni di marca ospite: al 10’ splendido scambio Di Chiara – Madonia, questi entra in area e spara forte, Testa salva il risultato. Poi lambiscono il palo opposto sia Fioretti al 17’ con un tiro a giro di sinistro, sia Di Chiara al 25’ in diagonale.   

Finisce così, il Catanzaro raccoglie l’ applauso della cinquantina di tifosi giallorossi, L’Aquila di Pagliari insieme ai massimi dirigenti si va ad “alzare” sotto la Sud.   

L’AQUILA – CATANZARO 0-0

L’AQUILA (4-3-3) Testa 6; Pedrelli 6,5, Zaffagnini 6 (dal 14’ s.t. Pomante 6), Ingrosso 6, Dallamano 6; Agnello 6, Corapi 6, Maltese 6; Frediani 6 (dal 36’ s.t. Triarico s.v.), De Sousa 6 (dal 27’ s.t. Libertazzi s.v.), Pià 6. (Addario, Scrugli, Marfisi, Ciciretti). All. G. Pagliari 6.

CATANZARO (3-4-3) Bindi 6,5; Rigione 6, Ferraro 6, Bacchetti 6 (dal 6’ s.t. Rosania 6); Catacchini 6, Morosini 6, Casini 6, Di Chiara 6; Martignago 5,5, Fioretti 6 (dal 30’ s.t. Germinale s.v.), Madonia 6 (dal 44’ s.t. Calvarese s.v.). (Scuffia, Vitiello, Marchi, Russotto) All. Brevi 6. 

ARBITRO Guccini di Albano Laziale 6.

NOTE paganti 1452, abbonati 320, incasso non comunicato. Ammoniti Bacchetti, Di Chiara. Angoli 4-4. (a.f.)

IL MIGLIORE: Pedrelli.

Alessandro Fallocco

 


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