L'Aquila, Corale Gran Sasso: 60 anni in festa con la città, domenica 25 settembre

23 Settembre 2011   12:34  

La Corale Gran Sasso dell’Aquila compie 60 anni. Tutta l’attività della Corale del 2011 è stata dedicata a ricordare la ricorrenza con tantissime iniziative, dalla pubblicazione di un nuovo CD, a momenti di condivisione e aggregazione sociale, ma anche concerti e rassegne di vario genere, fino alla partecipazione a prestigiose rassegne nazionali e all’Europeade in Estonia.

Giunge ora il momento fondamentale, quello istituzionalmente dedicato al sessantesimo anniversario della fondazione della Corale. L’appuntamento è per domenica 25 settembre presso l’Auditorium “Gen. S. Florio” della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, con inizio alle ore 18.

La Corale Gran Sasso ha il piacere di condividere la festa con altre formazioni.

Partecipa la Corale “G. Verdi” di Teramo, che è l’unica formazione abruzzese che ha raggiunto lo stesso traguardo dei sessant’anni ininterrotti di attività, legata da un’antica amicizia fra i rispettivi fondatori Paolo Mantini e Ennio Vetuschi.

Saranno presenti anche le formazioni aquilane: Corale Novantanove e Coro della Portella, legate anch’esse da uno storico legame artistico e affettivo con la Corale Gran Sasso (con la prima si formò l’esperienza del Coro Città dell’Aquila per l’esecuzione di pagine del repertorio sinfonico-corale con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, la seconda per essere nata da una parte della sua sezione maschile).

La particolarità della serata è che la Corale Gran Sasso, diretta dal Maestro Carlo Mantini, oltre all’esecuzione di brani di polifonia e di folklore, come già nei festeggiamenti del cinquantennale che si svolsero al Teatro Comunale, chiama a raccolta tutti i suoi cantori di ieri e di oggi, per eseguire alcuni brani insieme. Quest’anno è sembrato giusto proporre, da cantare insieme, il brano “Te vojio reveté”, meglio conosciuto come “ L’Aquila, bella me “(che è anche il titolo dell’ultimo lavoro discografico della Corale pubblicato a giugno scorso).

Interventi istituzionali, contributi video e tanti ricordi faranno da sfondo a una serata che non vuole essere una commemorazione o un racconto del passato, ma uno sguardo al futuro con le radici legate ai 60 anni trascorsi.

Un traguardo di attività ininterrotta che poche associazioni corali italiane possono vantare, che pone la Corale Gran Sasso fra le più importanti realtà dell’intera regione Abruzzo, patrimonio della città dell’Aquila, da difendere e custodire.

L’appello è rivolto alla politica ma soprattutto a quegli amministratori regionali che pur gestendo Fondi europei per il recupero sociale, non si rendono conto che l’importanza di un coro, oltre che musicale, di qualità e di rappresentanza di un territorio, è soprattutto quella di essere strumento di aggregazione sociale, fondamentale in questa fase post sisma: aiutateci a far sopravvivere la Corale Gran Sasso (come tutte le altre presenti sul territorio che fanno fatica a sopravvivere) e fate in modo che altri 60 anni, ed altri ancora, possano essere festeggiati in futuro.

Mantenere salda una struttura associativa di qualità, senza contributi ordinari e con pochi amici sostenitori, con la forza del volontariato e la passione della musica è molto difficile, ma più forte di tutto è la volontà di esserci, di cantare insieme onorando la memoria di chi, come Paolo Mantini nel 1951, ha creduto fino in fondo che la ripresa della vita di una città dopo una guerra (così come oggi di un’altra tragedia) passa anche e soprattutto fra le fila di un coro!

L’ingresso è libero e la Corale Gran Sasso invita tutta la città ad esserci in questo speciale momento.

Nell'intervista:

Carlo Mantini, direttore Corale "Gran Sasso"
Sebastiano Santucci, presidente Corale "Gran Sasso"


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