L'Aquila. E se cambiassero le strategie di mercato?

Sarebbe clamoroso, ma L'Aquila potrebbe dire addio ai contributi

18 Luglio 2013   17:03  

Primo colpo, centrato. Ora sarà solo il campo a dire quanto sarà vincente la “scommessa atto secondo” che risponde al nome di Claudio De Sousa. Ma sulla carta, venti giorni fa, tutti avrebbero sognato un colpo del genere. 

Oggi dovrebbe essere il giorno di Iannini al Matera. Poi ci sarà da programmare la fase due del mercato rossoblù. Si dovrebbe chiudere a stretto giro per Del Pinto, ma in seguito ci sarà da indirizzare in maniera inequivocabile le scelte future. Sulle quale, verosimilmente, potrebbe esserci un clamoroso cambio di strategia. 

E’ solo una sensazione di chi scrive, lo diciamo subito a scanso di equivoci. Ma dagli ultimi tentennamenti e dalle voci, dalle indiscrezioni che si rincorrono, non è affatto scontato che L’Aquila decida di varare un undici che vada a rispettare la media.  

Insomma, potrebbe decidersi di rinunciare ai contributi federali per la media età. Che, alla luce delle proteste dell’ AIC che potrebbero far slittare la decisione e, soprattutto, di criteri che obbligherebbero a fare la formazione più con la calcolatrice che con le disposizioni tattiche, anche L’Aquila (come varie big di Prima Divisione) potrebbe decidere di non adottare. 

Sull’ argomento in casa rossoblù nessuno si sbilancia. Anche perché sarebbe un cambio di strategia netto rispetto alla volontà di puntare su un’ossatura di qualche senior e tanti giovani. E sarebbe anche piuttosto esplicito sugli obiettivi della società. Che, per carità, non punterà a vincere per forza, ma sicuramente non partirebbe per un campionato sinceramente di transizione.   

E in tal senso i tentennamenti su giovani promettenti come Cinaglia e Aveni indicano che L’Aquila, in effetti, certe garanzie tecniche evidentemente al momento non può darle. Per esempio, sul piatto ci sarebbero anche qualche altro giovane interessante del Parma, del Catania e dell’ Udinese (in questo senso la categoria finalmente aiuta parecchio), ma anche con loro è stato preso tempo. Mentre continuano ad esserci continuamente riscontri su giocatori esperti come Esposito e Dallamano, il cui utilizzo, insieme a quello di intoccabili come Pomante, Infantino e De Sousa già costringerebbe a quattro o cinque '94 in campo per stare sotto la media. Calcolatrice rigorosamente alla mano. 

Insomma, potrebbe esserci una svolta strategica. Legata anche al reperimento di risorse economiche che dovrebbero sostenere l’ iniziativa. Se per esempio si riuscisse a stringere con un main sponsor importante, transizione fino ad un certo punto, starebbe pensando qualcuno in società. Ma anche qui, in seno al club c’ è chi la penserebbe in una maniera e chi punterebbe invece con decisione sui giovani. Anche per monetizzare tra contributi e valorizzazioni. A conti fatti, vista l’ impossibilità di retrocedere, sarebbe la strada più facile da imboccare. E che fino a qualche giorno fa sembrava il tragitto obbligato. Ad oggi, invece, la sensazione è che L’Aquila stia per ritrovarsi davanti ad un bivio. Nei prossimi giorni vedremo in quale direzione metterà la freccia.

Alessandro Fallocco     

 


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