L'Aquila. Gizzi incontra 'Mister X' per la società

L’AQUILA - Si infittisce il mistero circa il presunto imprenditore interessato ad entrare nella società rossoblù. Mentre in città ormai impazzano voci e ipotesi più o meno fantasiose, i vertici di Via Ulisse Nurzia continuano a mantenere il riserbo più assoluto. Non parlano i dirigenti, non si lascia scappare un dettaglio il presidente Elio Gizzi, che sta curando di persona la trattativa.

Dunque continua ad essere rappresentata da un punto interrogativo l’ identità di questo imprenditore, mentre per il resto trapelano davvero poche cose. Stando alle impressioni positive dei più stretti collaboratori del presidente Gizzi, sembrerebbe che effettivamente un incontro ieri ci sia stato, precisamente nella capitale. Dove si sarebbe protratto dalla tarda mattinata fino a pomeriggio inoltrato. Quel che è certo è che non si tratta di un incontro esplorativo, bensì del terzo o quarto appuntamento di una trattativa i cui contatti iniziali risalgono a quasi due mesi fa e che Gizzi sta coltivando nel massimo silenzio. Ribadita la reciproca volontà a collaborare, l’ impegno assunto ieri sembrerebbe quello di tornare ad aggiornarsi a stretto giro con conti alla mano e commercialisti al seguito.

Quanto alle intenzioni, ma anche qui il condizionale è d’obbligo, non si starebbe trattando né per la cessione dell’ intero pacchetto di quote, né per una semplice sponsorizzazione. Dunque, andando per esclusione, è molto probabile che sul tavolo ci sia una fetta consistente di quote.

Al contrario, un altro dato certo è che sull’ operazione pende la conditio sine qua non della risoluzione del nodo Taffo - Nurzia, a tutt’ oggi proprietari del 17 % ciascuno della Srl rossoblù, nonostante i proclami di disimpegno. Una situazione di stallo sulla quale vige tutto tranne che un briciolo di trasparenza. Da ambo le parti sembra esserci la reciproca, fumosa volontà di risolvere la questione in famiglia, dunque si registra una certa reticenza all’ argomento. Ma sembra che i libri contabili rossoblù chiamino in percentuale i singoli soci ad alcuni impegni della passata stagione, mentre i soci in dismissione tirino, ovviamente, per uscirne nel migliore dei modi e secondo le proprie ragioni. Nel mezzo ed in mancanza di informazioni più precise, difficile addivenire ad una conclusione di obiettività, quanto ad un appello a tutte le parti in causa affinché si arrivi presto ad una conclusione. L’ incertezza, infatti, è la condizione peggiore per una società che dovrebbe fare della programmazione e della solidità le proprie armi.  (a.f.)