E L’Aquila centrò la terza vittoria di stagione. In trasferta, su un ‘Granillo’ fino a ieri inviolato e contro una squadra che aveva incassato la totalità di 4 reti. E di nuovo grazie al fattore “i”: Iannini, Improta, Infantino. Proprio come contro l’ Arzanese.
Tre punti per rimanere attaccati al treno di testa ed una prestazione di nuovo convincente. Con l’ unico neo di essersi fatti rimontare per due volte prima di prendere il largo. Nel lodare l’ ottima reazione dei rossoblù al doppio pareggio, un campanello d’ allarme deve doverosamente suonare, non solo perché sul 2 a 2 è stato provvidenziale l’ intervento di Testa su Anzillotti, ma perché in altri incontri l’ avversario sarà di ben altra caratura.
E’ pur vero, comunque, che quando si torna da una esterna con il bottino pieno, non si può andare affatto per il sottile. Sperando che questa considerazione possa essere quella che si troverà a fare sempre più spesso l’ ambiente rossoblù e coscienti del fatto che l’ equilibrio e la consapevolezza si acquisiscono soprattutto con le vittorie.
Nel complesso e analizzando il momento, devono aver fatto bene le critiche del dopo Fondi. Ambiente e squadra compattati, società, dirigenza e staff tecnico (stando alle dichiarazioni) più coesi che mai. E, soprattutto, una condizione atletica che incredibilmente, è proprio il caso di dirlo, è passata nel giro di una settimana dall’ inferno al paradiso. Come e perché ancora non ci è dato capirlo appieno. Graziani definì la cosa un “falso problema e un luogo comune”, Ercole Di Nicola riferì di un lavoro di scarico nella settimana post Fondi, a sentire qualche giocatore il fatto di aver recuperato tutti i titolari e lo stare bene in campo facilita anche l’ aspetto atletico. Fatto sta che la squadra che fino alla quarta giornata faceva fatica ad arrivare in condizioni decenti al 70’, nelle ultime tre apparizioni (Perugia compresa) vola.
Archiviato anche il silenzio stampa e, con esso, un periodo di tensione (sotto il profilo caratteriale oltre che tecnico) che si era venuto a creare tra proprietà e tecnico. “C’ era stata qualche divergenza tra me ed il presidente – ha dichiarato Graziani nella sala stampa del Granillo – Probabilmente in alcune circostanze non ho espresso correttamente ciò che pensavo e alcune mie dichiarazione sono state mal interpretate.” Non resta che continuare a vincere.