L'Aquila. Il Lecce passa al Fattori. Pià non basta, rossoblù al quinto posto. L'Aquila - Lecce 0-1

I rossoblù non sfruttano un tempo in superiorità numerica

12 Gennaio 2014   20:12  

Operazione sorpasso compiuta. Il Lecce di Lerda espugna il Fattori e si porta al terzo posto. L’Aquila cade al Fattori ancora una volta di misura, come già successo col Frosinone, e scivola al quinto posto, in coabitazione col Benevento. La musica, tutto sommato, in casa e con le grandi è sempre la stessa. Speri di tenerne il passo, raddoppi le energie, ma poi alla prima occasione ti fanno male. Era successo un paio d’ anni fa col Perugia di Clemente, l’ anno scorso con la Salernitana di Guazzo e Mounard, tempo fa col Frosinone di Ciofani. E oggi è accaduto col Lecce. Qualcuno, frettolosamente, la chiama fortuna. Altri, a ben vedere, vi individuano la differenza tra buone e grandi squadre. Primi venti minuti di superiorità, puntuale presidio degli spazi, gol alla prima occasione e difesa impeccabile del vantaggio, a dispetto dell’ inferiorità numerica. Cosa volere di più?

Insomma, contro squadre del genere, o trovi la partita dell’ anno, oppure le prendi. E al Fattori, quest’ oggi, di memorabile c’ è stato ben poco. L’ occasione sullo 0 a 0 di Pomante, la buona reazione allo svantaggio, un paio di giocate e il lampo in apertura di ripresa di Pià. Per il resto, il rammarico per non aver saputo sfruttare un tempo intero in superiorità numerica. Complici, forse, anche i cambi e una predisposizione tattica che nella ripresa ha solo intasato la corsia centrale e facilitato il compito agli ospiti. Ma, ancora una volta, evidente la difficoltà dell’ Aquila a costruire gioco. E’ vero, i meriti dell’ avversario amplificano i demeriti propri, ma là in mezzo, sempre più spesso, manca l’ idea giusta. La facilità di palleggio di inizio campionato è lontana parente di quella attuale. Esterni mai innescati (tanto da risultare i peggiori) e pericoli creati (occasione di Pià a parte) solo su calcio piazzato. Elementi che forse andrebbero tenuti in seria considerazione in sede di mercato.   

Nota positiva, il pubblico. Quasi tremila presenze e, complice il gradito ritorno di tamburi e megafono, curva sud sopra le righe. Non male per il calcio che corre. 

La cronaca. Lerda recupera Perucchini e D’Ambrosio, Amodio vince il ballottaggio con Parfait e affianca Papini davanti la difesa. Solito 4-2-3-1 con Bogliacino dietro Miccoli, unica punta.

Pagliari a sorpresa sceglie Pià dal primo minuto e lascia Libertazzi in panchina. Per il resto, annunciato 4-4-2 con Gallozzi e Frediani sulle fasce.

Parte bene il Lecce. Pressing molto alto e perfetta disposizione tattica. L’Aquila sembra accusare ma all’ 11’ sfiora il vantaggio. Parabola di Carcione su punizione, Pomante è imperioso nello stacco ma Perucchini si rifugia di piede in angolo. Sette minuti e arriva puntuale il gol ospite: Papini colpevolmente solo raccoglie una deviazione dai 20 metri e scaglia un destro imparabile. L’ Aquila prova a reagire e alza il proprio baricentro. Ma sul taccuino finisce solo l’ intervento di Lopez sul passaggio in area di Pià per De Sousa e l’ espulsione di Papini, che rimedia due gialli nel giro di cinque minuti e imbocca la via degli spogliatoi.

Al rientro dagli spogliatoi Lerda richiama capitan Miccoli, infoltisce la mediana con Salvi e avanza Bogliacino. Al 2’ Del Pinto appoggia per Pià che dal limite controlla e si gira di sinistro, Perucchini vola e nega al brasiliano la gioia del gol dell’ ex. Al quarto d’ ora Pagliari toglie le ali e invano ridisegna L’Aquila in un 4-3-1-2 con Pià dietro a De Sousa e Libertazzi. Così come, vanamente, De Sousa ci prova di destro al 21’ e di testa al 41’. Troppo poco per impensierire questo Lecce. Che anzi, al 42’, per poco non chiude i conti con un tiro a giro di Beretta.     

L’AQUILA – LECCE 0-1

MARCATORE Papini al 18’ p.t.

L’AQUILA (4-4-2) Testa 6; Scrugli 5,5, Pomante 6,5, Zaffagnini 6, Dallamano 6; Gallozzi 5 (dal 16’ s.t. Libertazzi 5,5), Carcione 5,5, Del Pinto 6, Frediani 5,5 (dal 16’ s.t. Corapi 5,5); Pià 6,5 (dal 27’ s.t. Ciciretti s.v.), De Sousa 5,5. (Addario, Ingrosso, Agnello, Triarico). All. G. Pagliari 5.

LECCE (4-2-3-1) Perucchini 6,5; D’Ambrosio 6,5, Vinetot 6,5, Diniz 6, Lopez 6; Amodio 6, Papini 6; Ferreira Pinto 6 (dal 40’ s.t. Melara s.v.), Bogliacino 6,5 (dal 32’ s.t. Beretta s.v.), Doumbia 6,5; Miccoli 6 (dal 1’ s.t. Salvi 6). (Petrachi, Sales, Rullo, Zigoni). All. Lerda 6. 

ARBITRO Mangialardi di Pistoia 6.

NOTE paganti , abbonati , incasso di  euro. Espulso Papini al 42’ p.t. per doppia ammonizione; ammoniti Diniz, Papini, Carcione, Corapi, Del Pinto, D’Ambrosio, Lopez. Angoli 7-1.

 

Alessandro Fallocco 

 

 


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