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Ianni: "Grande partita." Garaffoni: "Stoici"

09 Ottobre 2011   22:15  

ISOLA LIRI – Una vittoria del genere è di quelle che fa morale. Tanti sorrisi negli spogliatoi, capitan Garaffoni si asciuga i capelli ripetendo: “Stoici, stoici.” Mister Ianni invece, nonostante abbia visto lo spogliatoio affollarsi anzitempo dopo il suo allontanamento, è il ritratto della felicità. “E’ la quarta volta che mi espellono. Ormai ho deciso, voglio stabilire un record ­- trova anche il modo di scherzare il tecnico aquilano, prima di sottoporsi alle domande di rito – Abbiamo disputato una grande partita sotto tutti i punti di vista, col piglio giusto e cercando di impostare dal basso. Contro una squadra difficile da incontrare, soprattutto in casa. Abbiamo segnato il gol vittoria in inferiorità numerica e siamo stati capaci di uscire imbattuti in otto. Significa che questo gruppo sta diventando una grande squadra.” Avvio di marca ciociara. “Loro sono partiti fortissimo, aggredendo gli spazi e pressando alto. Abbiamo sofferto un po’ sulle fasce ma ce l’ aspettavamo, così come sapevamo che quei ritmi in queste categorie sono impossibili da mantenere. E quando sono calati un po’ sono uscite le qualità e l’ esperienza dei miei ragazzi. Cosa ho detto all’ intervallo? Che dovevamo vincerla, anche perché fino a quel momento eravamo undici contro undici. Le tre espulsioni? Commentatele voi, io appena parlo vengo buttato fuori. Questa volta avevo solo allargato le braccia chiedendo il secondo giallo per un fallo da tergo, sono stato allontanato. Ufficialmente perché ho messo un piede fuori dall’ area tecnica mi ha detto l’ arbitro, basta vedere le immagini.” I cambi la chiave di volta, insieme ad un 4-3-2 che non tutti avrebbero azzardato. “A voler essere precisi era più un 4-4-1-1. Mi serviva gente con gamba là davanti per sfruttare i movimenti di Colussi. Sono contento per Cunzi. Da domani però c’ è da pensare alla Paganese.”

“Resta il grande rammarico di aver preso due gol su due ingenuità – commenta avvilito mister Grossi – Non si può prendere gol quando mancano trenta secondi alla fine del primo tempo o perché il terzino vuole dribblare l’ attaccante. I miei sono tutti bravi ragazzi, ma il calcio professionistico è un’ altra cosa, così si buttano via i punti. La squadra per il resto aveva giocato bene, non avevamo mai sofferto più di tanto, l’ unica concessione è stata la traversa di Carcione quando è stato lasciato solo per un attimo.”

PAGELLE L’AQUILA

TESTA 6. Pronto in due circostanze, sceglie di salvare l’ 1 a 1 atterrando Caira. Il rosso ne è la diretta conseguenza.

MODESTI 6 (dal 13’ st). Entra a freddo e si fa rispettare. La tensione gli gioca un brutto scherzo in un paio di occasioni. Spetterà a lui blindare la porta con la capolista.

SIMONCINI 6. Può e deve crescere, regala come al solito un paio di sortite offensive interessanti.

GARAFFONI 6,5. In inferiorità numerica prende il reparto per mano e lo conduce al sicuro. Conforta Ruggiero e suona la sveglia a Modesti.

RUGGIERO 5,5. Quasi sempre impeccabile, cicca una palla che costa il rosso a Testa. Capita anche ai migliori.  

BLAIOTTA 6. Provvidenziale in un due contro uno, prova anche il tiro in una delle poche (come da disposizioni) folate offensive.

IMPROTA 6,5. Fino al gol pochi spazi per accendersi sulla fascia. Poi quando si ritrova in area riscopre il gusto del gol e vince la sfida in famiglia col fratello Giancarlo.

CUNZI 7 (dal 19’ st). Magari sempre così. Entra e mette brio. Segna e fa venire il mal di testa a capitan Martinelli. Rimandato in tante altre occasioni, oggi la partita l’ ha vinta lui.

CAPPARELLA S.V. (dal 52’ st). Entra quando altre partite sarebbero finite da un pezzo.

CARCIONE 6,5. Gioca e corre, corre e gioca. Partita da leader, non a caso è tra i più temuti dal pubblico di casa. Ormai duetta con le traverse.

AGNELLO 6,5. Grinta pura a centrocampo, quando espellono Carcione si sente responsabilizzato. Umiltà e personalità.

PICCIONI 6. Con Improta libero di partire, bada più alla copertura. Si accende a tratti, quando la squadra rimane in inferiorità numerica corre il triplo. Gladiatore.  

GIGLIO 6. Fa il suo fin quando non viene sacrificato. L’ assist a Improta lo serve lui.

COLUSSI 6,5. Gli capita una buona occasione nel primo tempo ma è sfortunato. Paradossalmente molto meglio quando in attacco rimane da solo. Prezioso nel far salire la squadra, il gol di Cunzi è il premio alla sua caparbietà.

IANNI 7. Cambi azzeccati, quarta vittoria e imbattibilità mantenuta. Gli esami più duri dovranno pure arrivare, ma oggi non andategli a dire che la squadra non gioca. (a.f.)


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