L'Aquila-Lazio, collaborazione ad un passo

Proficuo incontro tra il presidente Gizzi e il generale Coletta

25 Giugno 2011   23:03  

A distanza di tre anni dall'ultimo approccio, torna in auge il binomio L'Aquila-Lazio. La conferma arriva dall'incontro che il presidente Gizzi ha avuto venerdì pomeriggio con il generale Giulio Coletta, responsabile del vivaio biancoceleste e braccio destro di Claudio Lotito.

 

Nel corso del colloquio sarebbero emersi diversi aspetti, tutti riconducibili ad una collaborazione che gioverebbe a L'Aquila sia in termini economici che tecnici.

 

Aspetto tecnico. Stanti la serietà e la solidità della società rossoblù, la Lazio avrebbe tutte le intenzioni di dirottare nel Capoluogo abruzzese i suoi giovani più promettenti e i cosiddetti “fuoriquota”, ovvero quei calciatori non più in età di primavera ma ancora legati al sodalizio romano. In soldoni, L’Aquila diverrebbe la società satellite della Lazio, sia in caso di ripescaggio in Prima Divisione, sia nell’eventualità di una permanenza in Seconda Divisione. Ovviamente, se dovesse concretizzarsi la prima ipotesi, la compagine biancoceleste sarebbe ancor più motivata a girare a L’Aquila quei giocatori che nella passata stagione si sono ben comportati in terza serie o in cadetteria. Il riferimento è a gente del calibro di Tuia (Monza), Mancini (Lumezzane)  e Mendicino (Ascoli).

 

Aspetto economico. Oltre alla consapevolezza di poter disputare un campionato di alto livello, le certezze della società di Via Ulisse Nurzia sarebbero anche economiche. A fronte della valorizzazione garantita ai propri giovani atleti, la Lazio avrebbe infatti  in mente di ricambiare il “favore”, o pagando interamente i loro stipendi, o magari riservando un importante apporto economico al sodalizio aquilano. Possibilità quest’ultima che secondo alcune indiscrezioni si concretizzerebbe con l’ingresso in società del generale Coletta nelle vesti di vice presidente.

 

Accordo per il settore giovanile. Durante l’incontro di venerdì, Coletta avrebbe fatto trapelare anche la volontà di creare un unico settore giovanile tra L’Aquila e Amiternina. L’obiettivo sarebbe quello di rimpolpare la “Berretti” rossoblù con alcuni babies biancocelesti e di incentivare lo scambio di giocatori per lo sviluppo di squadre uniche che consentano alle due principali realtà del calcio cittadino di affrontare le rispettive categorie giovanili nel migliore dei modi.

 

Tim Cup di nuovo realtà. Dopo più di cinquant’anni, L’Aquila tornerà a disputare la Coppa Italia delle “grandi”, la cosiddetta “Tim Cup”. Correva la stagione 1958-59, quando il sodalizio rossoblù fece la sua ultima comparsa nel prestigioso torneo. L’eliminazione giunse solo al terzo turno (sconfitta 4-0 contro l’Atalanta), dopo che i primi due l’avevano vista uscire vittoriosa al cospetto di Chieti (4-3) e Modena (2-0). Tornando al presente, L’Aquila avrà la possibilità di mettersi nuovamente in mostra nella competizione grazie al posto lasciato vacante dal Carpi, finalista nell’ultima edizione della Coppa Italia di Lega Pro e dunque già entrato di diritto in quella principale.

 

Danilo Rosone


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