L'Aquila Rugby: trattativa con il gruppo Navarra
Grandi investimenti e franchigia del centro sud
Le voci si inseguivano da diversi giorni e ora sono diventate ancora più concrete: il gruppo Navarra costruzione vuole acquisire la società dell’Aquila Rugby.
Abruzzo Web ieri aveva dato in anteprima la notizia e, in una nota inviata allo stesso giornale, il gruppo di imprenditori tengono a convalidare l’ipotesi, confermando il loro interesse.
Il loro progetto è ambizioso e a lungo termine.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il presidente attuale della società nero verde, Romano Marinelli.
La trattativa è ancora tutta da discutere. Posso solo dire che la proposta c’è stata e che tutto si sta valutando attentamente.
-Si dice che potrebbe giungere a conclusione subito dopo le festività pasquali. È vero?
Questo non posso dirlo. Si sta trattando e ancora non so quando e come si andrà a concludere.
Si parla di progetti e intenzioni di alto livello. Lei che ne pensa?
Si, loro parlano di un eventuale grande progetto, compresa l’idea della franchigia. Però per adesso siamo ancora nella fase delle trattative. Vedremo più in avanti.
Il presidente nero verde non si sbottona troppo sui particolari riguardanti gli accordi che si stanno prendendo, ma fa un accenno a uno degli aspetti più interessanti di quanto sta accadendo. Appare infatti concreta la voglia da parte di questi imprenditori, stanziati a Milano ma nativi aquilani, di rafforzare prima la squadra per portarla in breve tempo ai vertici italiani, per poi porre le basi concrete allo sviluppo della terza franchigia nazionale. Questa franchigia che raccoglierebbe il bacino rugbystico del centro sud, avrebbe come sede L’Aquila.
In questo modo si starebbe palesando l’invitante possibilità di compiere l’incredibile salto in quella, ora come ora, lontanissima celtic league, che tutti guardano con occhi vogliosi.
Per adesso, però, rimangono solo le intenzioni di acquisto, accompagnante da richiesta formale. Per poter vedere quale sarà l’esito delle trattative non rimane che attendere. Sognare, però, non costa nulla.
Matteo De Santis
