L'Aquila: Vigili del fuoco discontinui senza stipendio da quattro mesi

20 Marzo 2012   10:32  

Sono ormai 4 mesi che i Vigili del Fuoco Volontari di L’Aquila non percepiscono lo stipendio.

"Situazione inaccettabile - dicono alcuni di loro - e ormai al limite della sopportazione. Dopo vari solleciti, scritti e verbali, ancora nessuna traccia dei pagamenti relativi ai richiami svolti nei mesi di novembre e dicembre 2011.

Facciamo però un passo indietro. Non tutti sanno che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è costituito  da una parte permanente e da una parte volontaria. Quest’ultima nata per far fronte ad eventi calamitosi o come supporto alle squadre operative composte dal personale permanente. Ma da molti anni, il ruolo dei precari, è quello di sopperire alla ormai nota carenza di organico in cui il Corpo Nazionale versa. Non c’è mai abbastanza personale per garantire quel numero minimo di Vigili del Fuoco nel turno, basti ricordare la tragica notte del 6 aprile 2009 quando solo 13 persone operative in servizio, e quindi si inseriscono i 'discontinui' con mansioni che variano dal servizio tecnico urgente (pronto intervento) ai servizi amministrativi, dal rifornimento all’autista, dal magazziniere al piantone. Quest’ultimo servizio in particolare è stato svolto per quasi due anni dall’evento sismico di L’Aquila in condizioni al limite dell’igiene, in un container, ubicato nel campo sportivo Acqusanta, sprovvisto di bagno, acqua, riscaldamento, impianto elettrico non a norma e linea telefonica (una mal funzionante radio come unico contatto con la sala operativa del comando aquilano).

Servizi - spiegano i precari senza stipendio da quattro mesi - svolti con divise logorate e difficilmente sostituite, DPI (elmetto, giacca antifiamma, guanti etc etc) il più delle volte mancanti o di scarsa qualità mettendo così a rischio anche la stessa incolumità fisica. Il nostro regolamento prevede in 20 giorni la durata del richiamo, per un massimo di 160 giorni annui (8 richiami) dopodiché  si sta casa. Ma quest’anno con la manovra approvata nel 2011 dal precedente Governo, le cose sono cambiate. Sono stati messi in atto dei tagli sui richiami fino al 2013 che superano il 50% a livello nazionale, il 60% nel solo comando di L’Aquila.

Nessuna presa di posizione nei nostri riguardi è stata presa dai vertici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nessuna difesa. Oltre al danno, quindi, la beffa. Il tutto prende forma su un contesto già abbastanza grave dal punto di vista dei diritti dei lavoratori: ferie maturate e non godute, malattia non pagata, TFR inesistente, ma in compenso  detrazioni Inps, tasse regionali detratte in busta paga.

Dopo il caso di Striscia la notizia sulla base della denuncia di altri 'colleghi precari' del comando provinciale di Milano dei ritardi nei pagamenti, abbiamo deciso anche noi di rendere noto alla cittadinanza aquilana, tanto grata ai Vigili del Fuoco, la nostra situazione.

E’ moralmente ingiusto - concludono - aspettare 4 mesi per ricevere uno stipendio. Per molti, oltre che essere un semplice diritto ricevere una retribuzione per un servizio svolto, data la situazione in cui versa il nostro paese questa risulta essere l’unica forma di sostentamento economica". 


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