L'Aquila a Lecce. Tutto da guadagnare, nulla da perdere. Pagliari passa al 4-3-3

Rientra Carcione, De Sousa prima punta

08 Settembre 2013   11:06  

E sono due. Dopo l' esordio col Prato che ha sancito il ritorno in Prima Divisione, ecco un altro appuntamento storico per L'Aquila, stasera di scena al Via del Mare, contro il Lecce di Fabrizio Miccoli.

Evento da annali del calcio per i rossoblù, che potrebbe rivelarsi un vero unicum dell'era moderna (ultimo precedente 44 anni fa, ma era un altro calcio) se i giallorossi salentini dovessero risalire in B, come da pronostici.

E che molto probabilmente sancirà, sul piano tattico, il passaggio al 4-3-3. A leggerlo più spregiudicato del 4-2-3-1, ma forse più adatto alle caratteristiche di alcuni uomini chiave e, probabilmente, ideale per le ripartenze.

Perchè a fare la partita sarà di certo il Lecce. Che sulla carta non ha rivali in categoria e che stasera avrà l' onere di vincere a tutti i costi davanti al pubblico amico dopo il finale dello scorso anno, l' esordio negativo di Salerno e la trasferta di Benevento alle porte.

Un po' come succedeva ai rossoblù fino all' anno scorso, con rispetto e dovute proporzioni, nei confronti casalinghi con Fondi o Gavorrano o, anni più addietro, con Elpidiense e Ripa Teatina. 

L'Aquila senza timori reverenziali, almeno nelle dichiarazioni della vigilia. Ma solo a leggere i nomi dei convocati salentini, tremano le gambe. Formazione titolare da serie cadetta. Perchè oltre alla stella Miccoli, tra gli altri, ci sono Bogliacino, Rullo, Martinez, Bellazzini e Vinetot. Con gli ultimi colpi di mercato, Parfait e Ferreira Pinto, che si candidano ad un posto almeno in panchina.

Praticamente il classico squadrone che L'Aquila dovrà affrontare con spensieratezza e con la forza di chi non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare. Perchè nessuno si stupirebbe in caso di sconfitta, mentre il morale salirebbe alle stelle con un risultato positivo.

A testa alta, perchè si indossano i colori di una città, e come se fosse una finale, perchè l' impresa darebbe lustro. E con l' impegno ad onorare il centinaio di tifosi rossoblù che stasera sarà presente al Via del Mare. Stasera l' importante sarà strizzare la maglietta al 94', il di più sarà tutto di guadagnato.

La squadra. Quasi sicuro il passaggio al 4-3-3, come dicevamo, con il rientro di Carcione a centrocampo e lo slittamento di De Sousa al centro del tridente. Stessa difesa di una settimana fa, non sarà della partita l' ex Roberto Di Maio, panchina per Giacomo Ligorio, cresciuto nel vivaio dei salintini ed in comproprietà proprio con il club di Tesoro.

Del Pinto e Corapi mezzali, per fare tanta densità e dinamismo e proteggere le giocate in ripartenza di Carcione.

Partita speciale per Triarico, che con il Lecce di Zeman esordì giovanissimo in serie B, ancora in campo alla destra di De Sousa. Tridente completato dal giovane Frediani, alto a sinistra. 

Pronti a subentrare nella ripresa Infantino e Ciotola.

La probabile formazione. 

L’AQUILA (4-3-3) Testa; Scrugli, Pomante, Zaffagnini, Dallamano; Del Pinto, Carcione, Corapi; Triarico, De Sousa, Frediani. (Addario, Gizzi, Ligorio, Di Lollo, Ciotola, Abbracciante, Infantino). All. G. Pagliari 

Alessandro Fallocco

 

 


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