L'Aquila: arte e musica per ricordare Claudio Del Romano

Evento a cura dei Solisti Aquilani

10 Maggio 2012   12:45  

I Solisti Aquilani rendono omaggio a Claudio Del Romano il 12 Maggio a L’Aquila, presso l'Aula Magna Conservatorio Alfredo Casella, ore 17:00.

ore 17.00

Walter Capezzali.                                                                                             Benvenuto a Claudio RICORDI DELL’OFFICINA Francesco Sanvitale, Walter Tortoreto, Fabrizio Pezzopane

L’opera artistica di Claudio nella lettura di Antonio Gasbarrini Letture di Giulio Votta

ore 18.30

omaggio musicale a Claudio I SOLISTI AQUILANI VINCENZO MARIOZZI, direttore E. ELGAR Serenata per archi M. DE FALLA Suite populaire espagnole per archi aperitivo.

Il Conservatorio di Musica Alfredo Casella dal 12 al 22 maggio ospiterà alcune opere di Claudio del Romano insieme agli omaggi dei suoi amici artisti. ALLESTIMENTO A CURA DI REZAKHAN Conservatorio Casella – Via Savini 1, L’Aquila 0862 - 22122 dal lunedì al sabato ore 9.00/17.00.

La Mostra d'Arte è divisa in 2 sezioni, una dedicata ad alcuni momenti artistici di Del Romano, l'altra, sarà l'omaggio di un gruppo di suoi amici Artisti che esporranno le proprie opere. Gli Artisti presenti sono: SANDRO ARDUINI -  GIUSEPPINA BACCHINI - PASQUALE DE CAROLIS - PAOLO DE FELICE - GIOVANNI DE SANCTIS - FABIO DI LISI   FRANCO FIORILLO - AUGUSTO PELLICCIONE  - MARINO DI PROSPERO - MASSIMINA PESCE - ANTONIO RAUCO -   VINCENZO BONANNI -   GIANFRANCO DI BERNARDINI - STEFANO IANNI - REZAKHAN - RAUL RODRIGUEZ  - BRUNO SABATINI  

“Chi voglia ripercorrere la storia dell’arte e della cultura nella seconda metà del Novecento a L’Aquila, deve necessariamente fare i conti con una delle sue figure più rappresentative: Claudio del Romano. Artista rinascimentale a tutto tondo, ha impresso per tutta una vita riconoscibilissime carte su carte nella sua stamperia; ha dato impulso al teatro amatoriale nelle molteplici vesti di primo attore, regista, scenografo e dicitore; ha poetato con notevole dignità; ha, ancora, dipinto, scolpito, graficizzato, fotografato nell’ambito delle arti visive”.

E’ la pennellata poetica che Antonio Gasbarrini usa per “raccontare” Claudio del Romano, a cui I Solisti Aquilani dedicano una serata fatta di musica, di testimonianze, di ricordi. A Gasbarrini fa eco Walter Capezzali: “Chi ascolta (ve ne sono di registrate) le sue artistiche “dizioni” di classici e poeti, o ricorda la poliedrica varietà dei suoi personaggi nella lunga stagione del teatro amatoriale aquilano, potrebbe definirlo “attore”, e sbaglierebbe per difetto; chi ne conosce la ricca produzione pittorica e scultorea, dispiegatasi dal figurativo all’astratto, potrebbe classificarlo “maestro” di questi specifici campi, e ugualmente non coglierebbe che un segmento del tutto; chi ne ha apprezzato le produzioni tipografiche, riconoscibili per stile e sensibilità sia nel modo classico dello stampar libri che nell’utilizzazione delle moderne tecnologie, potrebbe definirlo (come è capitato a me) l’ultimo erede dell’alemanno Adamo di Rottweil “stampatore eccellente” nell’Aquila del Quattrocento, e ancora una volta farebbe assurgere una specificità a giudizio complessivo, una parte per un tutto di ben maggiore portata. Perché, a ben rifletterci, ognuna di queste “tessere” si propone ad una lettura d’assieme che moltiplica le valenze senza limitarne le specificità, che valorizza l’ispirazione senza banalizzarne il modo d’essere”.

Attorno e dentro il suo Cenacolo, la storica tipografia Lussostampa,a Largo Belvedere, gremito come un alveare dalla “meglio gioventù della città”, ma frequentato anche da illustri personaggi quali i fratelli Ciarletta e Nino Carloni, si sono svolti eventi su eventi sollecitati sempre dall’aggregante energia scaturita dalla sua vitalissima luce creativa, vagabonda e cangiante. E proprio nella sua magica stamperia vide la luce l“Officina Culturale 77” dove l’8 gennaio 1977 viene presentato l’Album di poesie, disegni e interventi Incontri.

Nella quarta di copertina si può tra l’altro leggere: «Gli autori ringraziano Claudio del Romano per aver loro imposto l’uscita di poesie disegni e interventi nati in e da quella nottata passata tra amici». Di che si trattava? E’ ancora Gasbarrini che ci viene in soccorso :”Scrivere di getto durante una cena conviviale (A. Colacchi, C. del Romano, A. Ferri, N. Gagliardi, A. Gasbarrini, M. Mariani, A. Pelliccione, A. Rauco, B. Sabatini) su un tovagliolo di carta, una poesia (corredata inoltre da un disegno o uno scritto realizzato ex post), con un reading finale di Claudio. Con tanto di applausi o fischi performanti e performativi. Il tutto confluito poi nell’Album “imposto”.

Ed eccoci agli esordi artistici, al di fuori della stamperia o del palcoscenico, che possono farsi risalire sul finire degli anni Cinquanta. Si tratta di vignette con garbati accenni caricaturali dedicate a noti personaggi aquilani che venivano pubblicate nella “Vetrinetta Aquilana” del quotidiano Il Tempo; del ciclo ritrattistico dedicato agli inizi degli anni Ottanta ai “Grandi personaggi della musica” pubblicato nei libretti di sala della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” e, ancora, delle sculture in creta realizzate negli anni Ed infine l’arte digitale, quando è ultrasettantenne, che rappresenta un suo rinnovato sbocco non solo estetico. . Oggi Claudio del Romano vive l’età dei ricordi. La sua “stamperia” non c’è più. L’ha vinta la catastrofe che si è abbattuta su L’Aquila la notte del 6 aprile. Ma lui resiste, sostenuto dall’arte e dal bello.


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