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Pubblichiamo una bella poesia che farà parte di un libro scritto da un medico aquilano, Antonio Lera, che lavora da alcuni anni non lontano dalla sua città, più precisamente a Giulianova. Grazie alla sua intraprendenza ed alla collaborazione di amici, tra cui anche sfollati Aquilani, è nato questo libro, una raccolta di pensieri, parole e poesie, ma anche di immagini e foto. Vi proponiamo un piccolo assaggio del testo in questa poesia "L'Aquila bella mia".
Un vero esempio dell'Aquilanità più profonda e genuina.
L’AQUILA BELLA MIA
Sono pietra che trema ancora
che cosa resta di te
e che cosa di me
L’Aquila bella mia.
L’Anime Sante e il Duomo arresi
facce di storia per sempre sfregiate
è notte vera adesso e io… non ti perdo
L’Aquila bella mia.
Cumuli di cuori travolti a terra
sguardi demoliti che Silvio e gli altri ricostruiranno
riporta il petto alto al figlio tuo fiero
L’Aquila bella mia.
Quanti ci guardano sopravvivere alla paura
mentre ci avvicinano un sorriso
tutti abbracciati al suono amico delle (99) campane di Pasqua.
L’Aquila bella mia.
Antonio Lera