L'Aquila, definite le aliquote Imu: "Stangata per chi sceglie di non essere solidale"

08 Settembre 2012   11:48  

Una città che ha bisogno di alloggi per ospitare i terremotati ancora senza casa, una città che deve tornare, come subito dopo il sisma, ad essere solidale.

E così il Comune dell’Aquila lancia ai propri cittadini un segnale poltico, attraverso la tassa dell’Imu, che l’assessore al bilancio del Comune dell’Aquila Lelio De Santis, definisce letteralmente una misura “odiosa”.

 

La prima rata è stata già pagata, la seconda che scadrà al 17 settembre, doveva essere stabilita dai Comuni attraverso la rimodulazione delle aliquote a partire da quelle di riferimento stabilite dal governo con il decreto 23 del 2011 pari al 4 % per le prime case e 7,6% per le seconde.

 

E il comune dell’Aquila fa scelte precise, non gravare i citadini e premiare chi è solidale. Resta sospesa l'Imu per chi ha casa inagibile, mentre per tutte le prime case agibili l’aliquota scende a 3,7%  mentre quella delle seconde, scende a 5,6% per chi affitta ai terremotati (secondo l'ordinanza 3769), e a 6,6% invece per tutti gli altri tipi dfi affitto (legge ex 431).

 

Se invece la seconda casa resta vuota, arriva la stangata, con l’Imu che passa al massimo consentito del 10,6%.

 

Le misure così stabilite permetteranno al Comune dell’Aquila di incassare dalle abitazioni circa 200mila euro.

Per gli esercizi commerciali, gli opifici, le piccole industrie l’Imu resta a 7,6% e resterà tale anche per chi dovesse riaprire negozi, in agibilità totale in centro storico. Per questi ultimi però il sindaco Cialente promette facilitazioni di ogni tipo, su Tarsu, insegne, occupazione suolo pubblico.

 

“E’ delittuoso, ha detto il sindaco Massimo Cialente, tenere le case vuote a L’Aquila, chi lo farà non avrà sconti, e chi affitterà in nero sarà stanato e punito."


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