E' un'emergenza spesso sommersa che rischia di scoppire come una bomba, il disagio sociale a L'Aquila, almeno quello che si rende manifesto, sta toccando cifre che fanno paura.
Il Comune dell'Aquila stamne ha presentato dei dati, circa le famiglie che necessiatano di bouns economici, ma quei numeri non spiegano.
Sono 240 le famiglie che riceveranno il bonus economico, ovvero un aiuto del Comune, al bilancio familiare.
"Il numero di famiglie bisognose di aiuti è raddoppiato rispetto allo scorso anno - spiega l'assesore alle politiche sociali Stefania Pezzopane- e le aiutiamo con le nostre forze, perché Stato e Regione sono assenti."
Le famiglie che ris rivolgono al Comune sono solo una parte di quelle in difficoltà, molte, per vergonga, o per non conoscenza della possibiltà di poter avere un bonus, rinunciano a presentare domanda.
I nuclei ammessi al bonus sono di varia natura:
62 sono persone sole, 19 nuceli monogenitoriali con un figlio minore, 21 nuceli monogintoriali con un figlio maggiorenne, 19 nuclei monogenitoriali con 2 o più figli minori, 3 nuclei monogenitoriali con 2 o più figli maggiorenni, 18 nuclei monogenitoriali con un figlio maggiorenne e uno minorenne.
E ancora, 12 coppie senza figli, 14 coppie con un figlio minore, 8 coppie con un figlio maggiorenne, 13 coppie con figli maggiorenni e minorenni, 6 coppie con due o più figli maggiorenni, 35 coppie con due o più figli minori, 2 nuclei misti, 8 nuceli senza minori.
Tutti riceveranno un bonus economico che va da da 350 euro delle persone sole fino a 800 euro delle coppie con due o più figli minori, delle coppie con figli maggiorenni e minorenni e dei monogenitori con un figlio minore e uno maggiorenne.
Il totale dei soldi impegnati per il contributo del bonus economico è di 147.344,86 euro.
"La situazione di emergenza è grave -spiega la Pezzopane- ci sono molte persone che sia arrangiano con lavoretti, e qualcuno non arriva neanche a 6.000 euro di redditto Isee.
Ma ciò che non è noto è che abbiamo una situazione al limite, rischiamo infatti di non poter far più fronte alle emergenze sociali a cuasa di mancanza di personale - continua la Pezzopane - nel "concorsone" non c'è stato spazio per il sociale, e i precari che se ne occupano sono tutti in scadenza."
Il Comune attualmente sostiene, a vario titolo, 1000 soggetti o nuclei, e al momento 19 educatori hanno contratti in scadenza.
Non solo, il Comune, nelle persone del sindaco Massimo Cialente, del vice sindaco Roberto Riga, e dell'assessore alle poltiche sociali, Stefania Pezzopane, si fa carico di 265 minori di assegnati a loro dalle sentenze dei Tribunali.
Inoltre ci sono 120 abitazioni offerte agli indigenti rimasti senza case, tutte pagate dal Comune, poi altri 36 nuclei sono alla Caserma della Guardia di Finanza, altri sono assistiti dalla mensa di Celstino e altri 60 nuclei chiedono aiuto.
"In totale, spiega la Pezzopane, spendiamo quasi 1 milione di euro di fondi Comunali per le situazioni di indigenza, siamo al limite, e la situazione delle famiglie è grave. Abbiamo chiesto aiuto anche all'Anci perché rischiamo di non poter aiutare tutti"