L'Aquila e le pulci con la tosse. Iannini: "Solo in 300 al Fattori"

I tifosi: "Pensasse a correre"

02 Novembre 2012   09:43  

E venne anche il tempo della tosse delle pulci. Mercoledì scorso dalle pagine del quotidiano online abruzzoweb.it, il centrocampista rossoblù Gaetano Iannini ha punzecchiato la tifoseria rossoblù. “A Salerno sono 3000, al Fattori solo 300” ha dichiarato. 

Ben venga, potrà pensare qualcuno. Significa che in un calcio ipocrita c’ è ancora chi ha carattere e non ha paura di dire ciò che pensa. D’ altronde ultimamente il Fattori non offre più quel colpo d’ occhio di anni fa. E poi sicuramente saranno state considerazioni fatte per pungolare, non per criticare. Ed è senz' altro vero che per fare bene serve l' aiuto di tutti. Ma su tempi e modi, sinceramente, un paio di considerazioni non riusciamo proprio a non farle. 

Prima considerazione: parlare di “300 spettatori” risulta sinceramente denigratorio. Non solo perché non sono esattamente questi i dati che emergono dal botteghino (7-800 spettatori il dato più basso), ma perché, altrettanto schiettamente, a volte ci sembra che commenti simili siano tollerati solo in questa piazza. Mezza serie C fa la metà di spettatori e nessuno si azzarda a dire “A”. A L’Aquila invece una squadra costruita per vincere inanella tre vittorie, due sconfitte e quattro pareggi e ci si permette di paragonare il Fattori all’ Arechi. 

Seconda considerazione: l’ anno scorso a pungolare il pubblico rossoblù ci provò Walter Piccioni. Con ben altra storia e ben altro carisma alle spalle. Con toni tra il composto e lo sfacciato, con tot magliette sudate alle spalle e dall’ alto di una posizione di classifica ben diversa, con una L’Aquila allestita il 31 agosto, alla bell’ e meglio e con premesse di campionato nettamente diverse.

Lo fece due stagioni fa prima di Celano – L’Aquila (aaah, bei tempi quelli delle trasferte libere) e lo fece prima di L’Aquila – Perugia, con una squadra che dire incerottata era dire poco ma che in campo diede tutto.

Ora, a campionato iniziato, chi deve richiamare il pubblico al Fattori, caro Iannini, è chi scende in campo. Perché in estate la società, dopo delusioni, delusioni e delusioni, ha fatto il suo. E non a caso, alla prima casalinga non erano certo 300 gli spettatori. Salvo ripensamenti per spettacoli indecorosi.

In sintesi: prima dimostrare, poi parlare. Perché per il momento per fare quello che L’Aquila sta facendo, i giocatori vengono pagati profumatamente. Testa bassa e pedalare. Borgo a Buggiano, prima occasione.  


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