L'Aquila, frode internazionale per 36 milioni di euro, 70 indagati davanti al giudice

25 Ottobre 2013   10:10  

Tutto è iniziato con un'inchiesta che portò all’arresto di 55 persone quasi tutte di nazionaltà bulgara. Da quell'indagine circa una settantina le persone è finita davanti al giudice per le udienze preliminari del tribunale, Marco Billi 

L'accusa è per una mega truffa con la clonazione di carte di credito, con un maxi raggiro che ha riguardato anche le province dell’Aquila e di Teramo

I primi atti istruttori sono stati fatti ieri e un decina di imputati ha chiesto di patteggiare pene fino a due anni di reclusione per ottenere subito la libertà provvisoria.

La prossima udienza è stata fissata il 16 novembre.

Le indagini, che sono state svolte in parecchi Paesi, hanno permesso di accertare che il vertice operativo del gruppo criminale si trovava a Plovdiv, in Bulgaria, da dove venivano pianificate le strategie criminali internazionali. Le indagini hanno permesso di capire che il volume di affari era di 50mila euro al giorno e prima dell’arresto la banda si era impossessata di 36 milioni di euro. Nel collegio difensivo ci sono diversi avvocati aquilani: Ubaldo Lopardi, Mauro Ceci, Francesco Rosettini, Giusy Galgani. 


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