Tutto è iniziato con un'inchiesta che portò all’arresto di 55 persone quasi tutte di nazionaltà bulgara. Da quell'indagine circa una settantina le persone è finita davanti al giudice per le udienze preliminari del tribunale, Marco Billi
L'accusa è per una mega truffa con la clonazione di carte di credito, con un maxi raggiro che ha riguardato anche le province dell’Aquila e di Teramo
I primi atti istruttori sono stati fatti ieri e un decina di imputati ha chiesto di patteggiare pene fino a due anni di reclusione per ottenere subito la libertà provvisoria.
La prossima udienza è stata fissata il 16 novembre.
Le indagini, che sono state svolte in parecchi Paesi, hanno permesso di accertare che il vertice operativo del gruppo criminale si trovava a Plovdiv, in Bulgaria, da dove venivano pianificate le strategie criminali internazionali. Le indagini hanno permesso di capire che il volume di affari era di 50mila euro al giorno e prima dell’arresto la banda si era impossessata di 36 milioni di euro. Nel collegio difensivo ci sono diversi avvocati aquilani: Ubaldo Lopardi, Mauro Ceci, Francesco Rosettini, Giusy Galgani.