L'Aquila, gli otto aspiranti sindaci in volata finale per gli ultimi giorni di campagna elettorale

02 Maggio 2012   11:27  

Il segretario del Popolo della Libertà Angelino Alfano, il segretario del Pd Pierluigi Bersani, Bruno Tabacci, dell'Api, Claudio Fava del Sel.

Questa la carrellata di big della politica nazionale che oggi saranno a L'Aquila per sostenere e lanciare la volata dei loro candidati sindaci impegnati negli ultimi tre giorni di campagna elettorale prima del voto del 6 e 7 maggio.

Un voto quello nel capoluogo che non è esagerato definire epocale. E questo perché la classe politica che sarà scelta dai cittadini è la stessa avrà la responsabilità e il dovere di ricostruire la città distrutta dal terremoto, prendere decisioni irreversibili. Gestire in modo trasparente, veloce ed intelligente grandi flussi di denaro pubblico, destinato non solo per la ricostruzione materiale e delle frazioni del cratere, anche per il rilancio economico non solo del territorio aquilano ma dell'intero Abruzzo.

Otto i candidati sindaci li ricordiamo, in ordine rigorosamente alfabetico:

Enza Blundo, del Movimento 5 Stelle

Massimo Cialente, sindaco uscente, sostenuto dal Partito democratico, Api, Federazione della Sinistra, Socialisti riformisti, Cattolici democratici e Sel.

Il vicepresidente del consiglio regionale Giorgio De Matteis, sostenuto da MPA, Udeur, Udc, dalla lista di destra Prospettiva 2022, dalle liste civiche I castelli con De Matteis, Tutti per L'Aquila, L'Aquila città unita / Verdi.

Il fondatore del sito Openparlamento Ettore Di Cesare, candidato delle liste civiche In Comune e Cambia musica.

Il preside Angelo Mancini già consigliere comunale, che corre per l'Italia dei valori e la lista civica L'Aquila Oggi.

 L'urbanista Pierluigi Properzi sostenuto dal Popolo delle Libertà e dalla lista civica Domani l'Aquila.

Il consigliere comunale uscente Enrico Verini, per Futuro e libertà.

ll medico Vincenzo Vittorini, per la lista civica L'Aquila che vogliamo.

Otto aspiranti sindaci, 22 liste, il che significa oltre 600 candidati che tenuto conto degli elettori potenziali rappresentano un numero considerevole. La speranza è ciò sia segno di una rinnovata voglia di fare politica, di dare un contrito in prima persona alla rinascita della città. L'incognita anche a L'Aquila è rappresentata però dall'astensionismo.

E a tal proposto si registra l'appello del vescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari:  ''Il susseguirsi degli scandali che riguardano i partiti fa crescere paurosamente l’anti-politica. E i partiti, purtroppo, sembrano non accorgersene. Ma una vera democrazia - prosegue il presule - non può fare a meno della politica. Ed esiste una politica che è autentica ricerca del bene comune''


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