L'Aquila, i lavoratori Finmek in assemblea per evitare la liquidazione

30 Giugno 2011   13:18  

Una vertenza durata dieci anni, quella della Finmek di L'Aquila e Sulmona, che questa volta può davvero arrivare al fatale ed amaro capolinea. E di ieri la notizia che il ministero dello Sviluppo economico ha deciso di mettere in liquazione l'azienda ed entro tre mesi l'attuale Commissario Gianluca Vidal dovrà essere trasformato nel soggetto che curerà i passaggi per la definita chiusura.

Oggi a L'Aquila i lavoratori superstiti in cassa integrazione anche da nove anni, per 600-800 euro al mese hanno tenuto un assemblea con i rappresentanti sindacali. Per studiare le prossime mosse disperate per evitare la liquidazione e riaprire la soluzione della riconversione industriale e riassunzione dei dipendenti.

La situazione è particolarmente preoccupante per 150 dei 400 dipendenti degli stabilimenti di L'Aquila e Sulmona, tropo giovani per essere accompagnati alla pensione, troppo vecchi per trovare un altro lavoro.

La procedura di liquidazione prevede comunque per questa categoria tutelata da diritti, a differenza di milioni lavoratori precari italiani, un'ulteriore casa integrazione che va dai due ai 4 anni, sempre dell'importo di 600-800 euro mensili, a cui seguirà come detto l'aggancio alla pensione per buona parte dell'ex-personale.


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