L'Aquila, il cuore non basta. Clemente regala tre punti al grifo. L'Aquila - Perugia 0 a 1

I rossoblù sfiorano il pari e reclamano un rigore.

04 Dicembre 2011   22:56  

L’AQUILA – Giampiero Clemente, ancora lui. Il Perugia capitalizza l’ ennesimo colpo del suo uomo migliore e si aggiudica il big match di giornata. L’Aquila, alla fine, esce a testa alta e torna in terza posizione (aspettando il recupero di Vigor Lamezia - Catanzaro), a cinque punti dal Perugia e ad uno dalla seconda piazza, ora occupata dalla Paganese. Senza drammi, perché in fondo si tratta della seconda sconfitta stagionale e perché non è sul Perugia che questa squadra deve fare la corsa.

Assenze, orgoglio e generosità da una parte, esperienza, individualità, muscoli e centimetri dall’ altra. In novanta minuti tutta la differenza tra una rosa costruita per stravincere ed un’ altra che ha provato a sopperire alle assenze e al gap tecnico con altri mezzi. E per questo applaudita a fine gara da tutto il Fattori. Ma forse, paradossalmente, è stato proprio il grande cuore dei rossoblù a decidere la partita. Perché è proprio quando L’Aquila ha voluto provare a giocarsela alla pari che il Grifo ha colpito, a tre minuti dal riposo. Trequarti per niente intasata, azione da manuale e palla in buca, per un gol che ha tagliato le gambe agli aquilani e permesso ai biancorossi di giocare sul velluto. Fino ad allora il solito Perugia sornione, ordinato ed impeccabile in difesa, ma piuttosto inconcludente sulla trequarti. E quasi disorientato da un’ intraprendenza forse inattesa da un avversario tanto incerottato. Che nella ripresa ha pure provato a riacciuffare il pari, scoprendo però il fianco alle inevitabili ripartenze ospiti. Ma neppure quando gli umbri hanno divorato in rapida successione le due chiare occasioni del kappao, L’Aquila non è riuscita ad evocare la legge non scritta del ‘gol mangiato gol subito’, vedendosi negare il pareggio dall’ istinto di Giordano, che intercetta sulla linea di porta l’ inzuccata di Pianese nel finale.

La cronaca. Ianni deve fare a meno di Blaiotta, Giglio, Colussi e Prete. Cunzi e Carcione, appena recuperati, partono giocoforza dalla panchina, dove si accomoda anche Pietrella, debilitato da una settimana di influenza. Un bollettino di guerra che costringe Ianni a schierare Piccioni terzino, Agnello e Campinoti a centrocampo, Perfetti alto nel tridente e Pianese (inadeguato per caratteristiche e centimetri ma dai cui piedi sono giunti gli unici pericoli per la porta di Giordano) al centro dell’ attacco.

Di contro, formazione tipo per Battistini. Impeccabili Borghetti e Cacioli al centro della difesa, inesauribile il contributo di Margarita sulla fascia, Tozzi Borsoi è un porto sicuro per ogni palla in cerca di sponde. A Clemente, ovviamente, basta la presenza per impensierire la retroguardia avversaria.  

Ritmi alti fin da subito. Pressing e velocità in mezzo al campo, la giocata fatica a venire, quindi il Grifo si rifugia nel lancio lungo, L’Aquila cerca il varco sulle fasce. Tuttavia, latitano le occasioni da gol. Al 7’ è sballata la mira di Ruggiero che arriva di testa sul cross di Agnello, poi al 27’ è Clemente a farsi vedere per la prima volta dalle parti di Testa con un tiro bloccato dal portiere aquilano. Al 35’ ci prova Pianese ad accendere il match, ma è alto il sinistro dopo il bel gioco di gambe. Poco dopo, scambio da manuale tra Benedetti e Tozzi Borsoi, Clemente sul tocco dentro buca la difesa e infila Testa. L’Aquila reagisce e al 46’ il Fattori sussulta sulla parabola disegnata dal limite da Pianese, alta di pochissimo.   

L’Aquila spinge nella ripresa, ma diventa sterile lo sforzo prodotto. Negli ultimi trenta metri Improta e Pianese non riescono a saltare l’ uomo, Borgese e Benedetti impediscono la giocata veloce a Capparella e soci e i cross dal fondo sono preda facile per i centimetri dei grifoni. Così, mentre L’Aquila riesce ad impensierire Giordano solo su calcio piazzato (al 18’ sugli sviluppi di un corner il piattone di Ruggiero in area si infrange sulla difesa biancorossa) il Perugia affonda in contropiede. Al 26’ Margarita allarga sulla destra per Clemente che in diagonale manda al lato, poi un minuto più tardi stesso copione, stessa sorte, ma stavolta la sfera finisce sulla traversa. Poi al 39’, sempre su calcio d’ angolo (stavolta di Carcione, neoentrato), è L’Aquila a sfiorare il gol: Carcione mette in mezzo per l’ inzuccata di Pianese, Giordano respinge prima di scontrarsi con Cunzi tra le proteste dei padroni di casa.

 L’AQUILA – PERUGIA 0-1

MARCATORE Clemente al 42’ p.t.

L’AQUILA (4-3-3) Testa; Simoncini, Garaffoni, Ruggiero, Piccioni; Agnello, Capparella (dal 36’ s.t. Carcione), Campinoti; Perfetti (dal 10’ s.t. Cunzi), Pianese, Improta. (Modesti, Prizio, Leone, Pietrella, Battistelli) All. Ianni.

PERUGIA (4-2-3-1) Giordano; Anania, Cacioli, Borghetti, Pupeschi; Borgese, Benedetti (dal 28’ s.t. Carloto); Margarita (dal 37’ s.t. Bueno s.v.), Clemente (dal 31’ s.t. Ferri Marini), Moscati; Tozzi Borsoi. (Despucches, Zanchi, Russo, Ferri Marini, Moneti) All. Battistini.

ARBITRO Coccia di San Benedetto del Tronto.

NOTE spettatori 2500 circa, incasso 24000 euro circa. Ammoniti Capparella, Tozzi Borsoi, Ruggiero, Benedetti, Clemente, Borghetti. Angoli 8 a 1. (a.f.)

 


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