L'Aquila, il sindaco scrive a Monti: "Non sia eliminata la Struttura che si occupa di espropri"

05 Settembre 2012   18:35  

Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri  Mario Monti, al Ministro dell’Economia  Vittorio Grilli, al Ministro del la Coesione Territoriale Fabrizio Barca, al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà, al Capo di Gabinetto del Ministro all’Economia Vincenzo Fortunato e  all’Ispettore Generale Capo Alessandra Dal Verme.

 Una lettera sugli espropri, nella quale il sidnaco chiede un intervento perché non sia smantellata la struttura operativa che si occupa degli espropri e degli indennizzi relativi agli espropri effettuati dopo il sisma.

Il sindaco scrive: "Il personale (non apicale) della Struttura è stato provvisoriamente assegnato dal 16 settembre 2012 al 31 dicembre 2012 agli Enti locali dismettendo, in un sol colpo, con detta norma, l’organizzazione di una Struttura fondamentale per il governo dei processi correlati alle espropriazioni in atto, e grave dimenticanza, omettendo di conservare le deroghe normative di facilitazione dei procedimenti in corso a mente delle OPCM del precedente capoverso."

Inoltre il sidnaco cita la situazione del comune sottorganico.

Chiede in chiusura "che in sede di stesura dell’OPCM di chiusura dell’emergenza venga prevista la conferma dell’intera struttura di missione per le procedure amministrative connesse alle occupazioni d’urgenza ed alle espropriazioni finalizzate alla realizzazione moduli abitativi di durevole utilizzazione, per almeno tutto il 2013 e, probabilmente, per alcuni mesi del 2014, al fine procedere rapidamente con le procedure e rendere finalmente giustizia ai cittadini espropriati e difendere le risorse del paese.

OGGETTO: problematiche inerenti la procedura espropriativa straordinaria a seguito del Decreto legge n. 83 del 2012 s.m.i.

Con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3898 del 17 settembre 2010 all’art. 4 è stata istituita una Struttura di missione con sede a L’Aquila al fine di gestire efficacemente le procedure amministrative connesse alle occupazioni d’urgenza ed alle espropriazioni finalizzate alla realizzazione di moduli abitativi di durevole utilizzazione, di cui all’art. 2 del decreto legge n. 39 del 28 aprile 2009, convertito con modificazioni dalla legge 24 giugno 2009 n. 77, nonché di moduli abitativi provvisori e di moduli scolastici ad uso provvisorio di cui all’art. 7, commi 1 e 2, dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3790 del 9 luglio 2009, e connesse opere di urbanizzazione. Inoltre con l’art. 1 del predetto decreto legge n.39/2009 si è disposto di tenere nel territorio della città di L’Aquila il grande evento dell’organizzazione del Vertice G8 , e pertanto con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3954 del 22 luglio 2011 sono state affidate alla medesima Struttura anche le procedure amministrative connesse alle occupazioni d’urgenza e le espropriazioni delle aree ritenute necessarie a consentire lo svolgimento del G8 a L’Aquila.

La citata Struttura ad oggi governa procedimenti concernenti le espropriazioni dei suoli occupati relative a circa 6.000 (seimila) particelle catastali, a fronte di 25.000 (venticinquemila) aventi diritto, il cui costo preventivato è di circa 200.000.000,00 (duecentomilioni) di euro di cui 90 milioni già impegnati con OPCM 4013 del 23 marzo 2012

Detta Struttura inoltre, ad oggi, 31 agosto 2012 opera in ragione di una normativa derogatoria alla procedura ordinaria in materia di espropriazioni per pubblica utilità limitando i tempi e contenendo in maniera rilevante i costi relativi agli indennizzi per esproprio definitivo ed indennità di occupazione temporanea. Vedasi ordinanze (art. 4 dell’OPCM 3857 del 10 novembre 2010, art. 12 dell’OPCM 3978 dell’8 novembre 2011, art. 7 dell’OPCM 3996 del 17 gennaio 2012 e art. 25 dell’OPCM 4013 del 23 marzo 2012).

Con l’art. 67 bis comma terzo del D.L. sopra citato, il personale (non apicale) della Struttura in parola è stato provvisoriamente assegnato dal 16 settembre 2012 al 31 dicembre 2012 agli Enti locali dismettendo, in un sol colpo, con detta norma, l’organizzazione di una Struttura fondamentale per il governo dei processi correlati alle espropriazioni in atto, e grave dimenticanza, omettendo di conservare le deroghe normative di facilitazione dei procedimenti in corso a mente delle OPCM del precedente capoverso.

Sottolineo, che la Struttura non presta la sua opera solo per il Comune di L’Aquila bensì per tutti i Comuni del cratere sismico del territorio abruzzese, e che una cessazione anche temporanea di queste attività produce nell’immediato, un aggravio di spesa per lo Stato in termini di indennità di occupazione, di circa 700.000,00 (settecentomila) euro al mese (circa 20.000,00 (ventimila) euro al  giorno), dovuto al ritardo nel pagamento delle indennità di occupazione, oltre gli interessi legali da computarsi su tutte le indennità espropriative, nonché la dispersione del know-how operativo e gestionale maturato dalle unità di personale assegnato alla Struttura di missione delineando, così, uno stallo dei procedimenti espropriativi e vanificando il lavoro e le attività ad oggi poste in essere con gravi ripercussioni sul già martoriato tessuto economico e sociale della città dell’Aquila e dei Comuni del cratere.

Mi preme denunciare che il trasferimento ai Comuni, cominciando dal Comune dell’Aquila, di procedure attualmente svolte dalla struttura di missione provocherà una paralisi completa di questa decisiva funzione, poiché, a fronte di una forza lavoro attuale di ventidue persone, a partire dal 1 gennaio 2013, io non potrei che destinare al servizio un solo funzionario poiché il mio Comune, sotto organico, non riesce già a far fronte alle esigenze del post-sisma.

Ciò si tradurrà certamente in un danno a carico dei 25.000 cittadini che, già terremotati, hanno subito gli espropri, ma soprattutto un gravissimo danno erariale. Per risparmiare circa 600.000 € l’anno gettiamo alle ortiche, e succederà per anni, 700.000 € al mese.

Le criticità sopra esposte risultano confermate anche dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile nazionale dott. Franco Gabrielli nella nota pervenuta al Ministero dell’economia n. CG/0058970.

Chiedo pertanto che in sede di stesura dell’OPCM di chiusura dell’emergenza venga prevista la conferma dell’intera struttura di missione per le procedure amministrative connesse alle occupazioni d’urgenza ed alle espropriazioni finalizzate alla realizzazione moduli abitativi di durevole utilizzazione, per almeno tutto il 2013 e, probabilmente, per alcuni mesi del 2014, al fine procedere rapidamente con le procedure e rendere finalmente giustizia ai cittadini espropriati e difendere le risorse del paese.

Certo di ottenere comprensione e sollecito riscontro, l’occasione è gradita per inoltrare i più cordiali saluti.

 IL SINDACO

Dott. Massimo Cialente


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