L'Aquila in 3D: il progetto di ricostruzione virtuale che vuole aprire la strada a quella reale

L'intervista al professor Fabio Redi

01 Marzo 2013   12:48  

E' solo il primo passo per ridisegnare l'intero patrimonio dei beni culturali aquilani danneggiati dal sisma 2009, quello già compiuto e presentato alla città.

Il progetto nato dalla collaborazione tra il Comune dell'Aquila e il dipartimento di Storia e Metodologie comparate dell’Università del capoluogo, mira a compiere una mappatura dei beni culturali aquilani, ridisegnandoli in 3d.

Una ricostruzione virtuale che nasce da un attento studio archeologico e da una precisa ricognizione dei segni, le tracce e le strutture superstiti, per offrire una memoria concreta, una guida alla storia della città. L'intero progetto è stato realizzato dalla cattedra di Archeologia Medievale, diretta dal professor Fabio Redi.

L'augurio è che sia usato per offirlo non solo agli aquilani ma anche ad un pubblico più ampio, e che anche nella fase della ricostruzione del centro storico si possa tenere presenti questi presupporti della storia dei monumenti e della città.

In questa prima fase sono stati studiati e ricostruiti virtualmente i principali monumenti, la Basilica di Collemaggio, le chiese di San Domenico e Santa Giusta per esempio, ma anche monumenti delle zone limitrofe al centro storico dell'Aquila.

La seconda fase prevede lo stesso lavoro di ricerca e ricostruzione sull'edilizia civile, lì dove si è costituito il tessuto della città

E' giusto -spiega il professor Redi - che questo venga ricostruito anche il tessuto, ripartendo dalle varie immagini, ricostruendo la città, gli spazi liberi, quelli ortivi, quelli comunitari, l'intera storia dell'Aquila attraverso i secoli”.


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