L'Aquila, in 420 a Gubbio tra calcio, dolore e ricordo a 5 anni dal sisma del 2009

05 Aprile 2014   18:22  

La paura, il senso di vuoto per la perdita di un caro, i ricordi, le speranze. Un’ onda di emozioni accompagnerà i 420 tifosi aquilani che domani affolleranno il settore ospiti del Barbetti di Gubbio, dove si recheranno per spingere alla vittoria L’Aquila ma, soprattutto, per onorare a modo loro la quinta ricorrenza del sisma del 2009 ed il ricordo di chi non c’ è più.

Si gioca infatti a cinque anni esatti da quel tragico 6 Aprile che in un sol colpo distrusse una città, gettò nel dolore una popolazione e infranse i sogni di migliaia di persone.

Da allora nulla è più come prima. La realtà, i ricordi, i racconti degli aquilani si sono divisi in due ere geologiche: pre e post sisma. Chi domani scenderà in campo vive la seconda di era geologica, con la sua triste quotidianità fatta di non luoghi e centri commerciali. Ma giocherà per regalare un sorriso a chi gli racconta la prima. Chi domani sarà presente sugli spalti del settore ospiti, lotterà per non far spegnere la speranza di rivivere le emozioni, l’ ordinarietà e la spensieratezza della prima. Con il dovere di commemorare chi da quel 6 aprile, vive solo nei ricordi.

Ed è per questo che la tifoseria organizzata si è preparata da tempo all’ evento. La mobilitazione sperata c’ è stata: 410 i biglietti staccati per il settore ospiti, una decina per la tribuna. E per domani è pronta una coreografia toccante e significativa. Che farà il paio con lo striscione che poco fa i Red Blue Eagles hanno affisso alla rotatoria del Torrione e che recita: “6 Aprile 2009 Brividi sulla pelle, lacrime, rabbia e dolore. 6 Aprile 2014 il ricordo di 309 angeli custodiamo nel cuore”.  

Bella anche l' iniziativa del Gubbio, che scenderà in campo con una maglia commemorativa: "in memoria delle vittime del 6 aprile 2009: 309 sempre con noi".           

Insomma, si giocherà sempre per i tre punti, ma con L’Aquila e con gli aquilani nel cuore. Lo sa bene Lorenzo Del Pinto, unico figlio di questa terra che ai compagni mostra L’Aquila di ora ma racconta quella di allora, lo sa bene il capitano Marco Pomante. Che domani non ci sarà ma che nel 2009 di sfollati sulla costa ne vide a migliaia, lui che è di Silvi. Lo sa bene Andrea Testa, unico superstite di una rosa che nel 2010 arrivò in una città ancora spettrale e bombardata. Lo sa bene mister Pagliari. Che con poche parole, tanti fatti e zero promesse è entrato nel cuore di un popolo che è stanco di sentire rassicurazioni e di vedere passerelle.  Lo sanno bene i ragazzi, che per domani hanno promesso massimo impegno

La formazione. Non ci sarà capitan Pomante, rimpiazzato di nuovo da Ingrosso al centro della difesa. Mentre torna disponibile Ciccio Corapi, che domani però dovrebbe partire dalla panchina. Pagliari dovrebbe confermare il 4-3-3, ma non sono escluse novità. Una forse potrebbe essere la posizione centrale di De Sousa in attacco, l' altra il rilancio di Triarico nel tridente. Mentre in mediana Agnello sembra in vantaggio su Gallozzi.

Questa la probabile formazione:

 

L’AQUILA (4-3-3) Testa; Pedrelli, Zaffagnini, Ingrosso, Dallamano; Del Pinto, Maltese, Agnello; Frediani, De Sousa, Triarico. (Addario, Scrugli, Corapi, Gallozzi, Ciciretti, Pià, Libertazzi). All. G. Pagliari.

Alessandro Fallocco

 

 

 


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