L'Aquila in agonia: occupazione, export e farmaceutico col segno meno. Sale solo cassa integrazione

I dati della Cisl

22 Dicembre 2011   09:58  

La provincia dell'Aquila tira il freno e fa registrare una congiuntura economica negativa. Tra il 2008 e il 2010 l'export è sceso del 27,4%, mentre nel terzo trimestre 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010, la contrazione è stata pari al 10,09%. In flessione anche uno dei settori portanti dell'economia aquilana, il chimico-farmaceutico, con un -19,11%.

L'analisi è della Cisl della provincia dell'Aquila, che traccia un bilancio dell'andamento economico locale.

Nel biennio 2009-2010, sempre secondo i dati raccolti dalla Cisl, l'occupazione, in provincia, è scesa dello 0,8%, mentre la cassa integrazione ordinaria, tra il 2010 e il 2011, è diminuita del 24,8%.

Di contro, è salita la cassa integrazione straordinaria, con un +13,9%, sintomo di una crisi non più congiunturale. A soffrire maggiormente è il settore dell'industria, dove il ricorso alla cassa integrazione è aumentato del 19,4%.

“La nostra provincia sta attraversando un momento di crisi profonda”, commenta Paolo Sangermano, Segretario Cisl della provincia dell'Aquila, “una crisi che parte da lontano, accentuata dall'andamento negativo del mercato nazionale e dalla già precaria situazione della Valle Peligna e dell'Aquila, dopo il terremoto del 2009. Anche la Marsica, in assenza di interventi strategici sulle infrastrutture, rischia di segnare il passo”.

Sangermano evidenzia la necessità “di un progetto complessivo, che superi i localismi e rilanci il territorio, in un'ottica generale. La provincia aquilana”, dice, “e le zone interne devono essere dotate di un programma di intervento che ne individui le potenzialità e punti ad una maggiore rete infrastrutturale, soprattutto nel settore trasporti, dei collegamenti e dei servizi di supporto agli insediamenti produttivi, per far decollare l'economia”.

Il Segretario Cisl richiama le forze politiche e istituzionali “ad una coesione che valorizzi le realtà esistenti. E' imprescindibile la definizione dell'iter della zona franca dell'Aquila, così come sono necessari interventi a sostegno delle realtà produttive ed economiche locali”.

“L'assenza della politica”, il commento di Gianfranco Giorgi, responsabile Cisl dell'Aquila, “impone al sindacato un maggiore impegno e una forte riflessione, che si traducono nel sostegno concreto ai lavoratori e ai cittadini. Elaboreremo, con il Segretario Sangermano, un programma teso a rafforzare le richieste nei confronti del Governo e della Regione per il rilancio dell'economia e la ricostruzione della città dell'Aquila, distrutta dal terremoto. Va assunta una posizione forte e determinata contro la manovra varata dal Governo Monti dalla quale”, conclude Giorgi, “va escluso il territorio aquilano. La stessa manovra non tiene conto, infatti, di categorie deboli come giovani, cassintegrati e anziani, né della particolare situazione in cui versa L’Aquila. Il sostanzioso taglio alle risorse per la ricostruzione, inserite nel decreto Abruzzo, è il segnale di una scarta attenzione che il Governo riserva alla nostra città ”.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore