L'Aquila inciampa sull'Hinterreggio, 1 a 1 al Fattori

Calabresi in vantaggio al primo tiro, Ripa acciuffa il pareggio

17 Febbraio 2013   18:43  

L’Aquila inciampa sull’ Hinterreggio e vede allontanarsi il Pontedera di altre due lunghezze. Finisce 1 a 1, contro un avversario che alla vigilia tutti avrebbero voluto se ne facesse un sol boccone. E invece succede che le due occasioni chiare che crei nel primo tempo non le concretizzi e che l’ avversario, per giunta ridotto in dieci da metà primo tempo, trova il vantaggio al primo (primo!) tiro in porta della gara. Galeotta nell’ episodio, ci dispiace scriverlo ma tant’ è, l’ indecisione di Testa. Che in campionato non era partito bene, ma che ultimamente sembrava si stesse ritrovando. Poi invece l’ infortunio di Pontedera e quello odierno. Non si tratta di buttare la croce addosso al ragazzo, ma su episodi simili si perdono punti pesanti e si rischia di giocarsi un campionato. Palla praticamente accompagnata in rete invece di essere respinta. Peccato, perché il ragazzo era andato per bloccarla la sfera, non per respingerla. La superficie viscida evidentemente ha fatto il resto.

Fatto sta che da allora L’Aquila che stava cercando di fare la partita va in bambola e l’ avversario, che fino ad allora non era pervenuto, si esalta. E la classica partita frenata su uno 0 a 0 che hai tutta la ripresa per sbloccare, diventa un assalto all’ arma bianca. E lì, ovviamente, rispuntano fuori tutti i difetti possibili e immaginabili. Tanto da dover parlare di punto guadagnato, per come si erano messe le cose.

Per esempio ci si chiede perché si trascorra mezzora a sparacchiare palle in avanti senza un’ idea oppure, con un po’ più di dietrologia, come mai non si sia approfittato della superiorità numerica già nel primo tempo. Tante domande, poche certezze. Tra queste, ci piace ricordarne qualcuna. La prima si chiama Ciccio Ripa. Impressionante per puntualità e media gol (due reti in neanche 80 minuti giocati). La seconda è la mancata ispirazione di qualche uomo chiave dello scacchiere rossoblù, a cui evidentemente avranno fatto male gli elogi. La terza è un campo in condizioni indecenti. E’ vero, è lo stesso sul quale si è vinto col Teramo e qualcuno esagererà pure nel portarlo a scusante. Ma quando il marrone inizia a sovrastare il verde nella gamma dei colori, beh c’ è qualcosa che non va. La quarta e ultima (ma non per importanza, anzi) certezza è che dalla prossima è vietato sbagliare. Senza se e senza ma.  

La cronaca. Su un terreno allentatissimo, Ianni conferma il solito 4-3-3, con l’ unica novità di Carcione fuori per influenza. Al suo posto Menicozzo insieme a Iannini ed Agnello in mediana. Venuto, invece, nonostante le assenze pesanti di Franceschini, Ungaro, Angelino, Cruz e Krass, conferma il solito 3-5-2. Con Carbonaro a sostegno delle due punte Broso e Khoris.

Partono bene i rossoblù, al 7’ Ciotola trova Infantino in area, a lato. Poi nel giro di due minuti le occasioni migliori del primo tempo. Al 15’ il filtrante di Agnello per Ciotola è perfetto, ma l’ esterno è poco lucido al momento della conclusione. Stesso copione poco dopo, Iannini di testa lancia Infantino che entra in area ma si fa ipnotizzare da Mengoni.

Al 22’ ancora Iannini apre per Ciotola, che viene atterrato da Lanzillotti. Rosso diretto e Hinterreggio in dieci. Ma Venuto non si scompone e ridisegna i suoi con un 3-5-1, inserendo Marguglio al posto di Broso.

L’Aquila continua ad avere le redini in mano ma non punge. Forse preferendo rimandare la pratica nella ripresa. Quando, invece, alla prima occasione è subito doccia gelata. Al 9’ sul rimpallo di Mucciante palla in profondità per Carbonaro che scocca il destro, Testa è inguardabile nell’ intervento e accompagna in rete. Ianni, che era già passato al 4-4-2 con l’ inserimento di D’ Amico, avvicenda Improta con Ripa. E proprio questi prova a rispondere al 14’, a lato il destro dell’ ex Nocerina. Ma i rossoblù si sbilanciano e al 15’, incredibile, Khoris per poco non raddoppia sfruttando le indecisioni della retroguardia rossoblù. Il destro si stampa sul palo a Testa battuto.

 Al 31’ il cross di Ripa per Infantino che da due passi di testa manda tra le mani di Mengoni, poi il pareggio al 37’. Mucciante a sinistra guadagna il fondo e mette al centro, Ripa è puntualissimo nel terzo tempo e pareggia i conti. Ancora brividi al 45’, Rapisarda salva sulla linea il destro a giro di Trentinella. L’ ultimo assalto però è dei rossoblù, al 48’ Ciotola si gira bene e prova il destro, Mengoni c’ è. Poi solo perdite di tempo e nervosismo fino al triplice fischio finale, quando si accende il solito parapiglia prima di tornare negli spogliatoi. Tensione e rammarico al Fattori, d’ ora in avanti vietato sbagliare.

L’AQUILA – HINTERREGGIO 1 - 1

MARCATORI Carbonaro (H) al 9’ s.t., Ripa (L) al 37’ s.t.

L’AQUILA (4-3-3): Testa 4,5; Rapisarda 6, Pomante 5,5, Mucciante 6, Ligorio 5,5 (dal 29’ s.t. Cannoni s.v.); Agnello 5,5, Iannini 5, Menicozzo 5,5 (dal 4’ s.t. D’Amico 5,5); Ciotola 6, Infantino 5,5, Improta 5 (dal 9’ s.t. Ripa 7). (Leuci, Ingrosso, Gizzi, Colussi) All. Ianni 5.

HINTERREGGIO (3-5-2):  Mengoni 6; Impagliazzo 6, Messina 6, Anzillotti 5; Vicari 6,5, Carbonaro 7 (dal 43’ s.t. Borghetto), Aliperta 6, Lavrendi 6, Trentinella 6,5; Broso s.v. (dal 26’ p.t. Marguglio 6,5), Khoris 6 (dal 40’ s.t. Febbraio s.v.). (Maggio, Oliveri, Condomitti, Figliomeni) All. Venuto 6,5.

ARBITRO: Cangiano di Napoli 6.

NOTE: spettatori 900 circa, incasso di 3000 euro circa. Espulso Lanzillotti al 22’ p.t.; ammoniti Mucciante, Messina, Khoris, Trentinella. Angoli 4 – 1 (a.f.)


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