L'Aquila: integrazione giovanile nella nuova comunità, concerto e convegno della Onlus Il Punto

16 Dicembre 2011   15:39  

!Sarà un momento di riflessione ma anche di festa, perché i giovani sanno riflettere, progettare il futuro e sanno anche divertirsi. Nei quasi dieci anni di pubblicazioni del mensile abbiamo raccolto segnalazioni e lamentele fra le più svariate dalla popolazione" spiega Luana Masciovecchio della Onlus Il Punto.

"Ci colpiscono maggiormente gli argomenti, sempre gli stessi, dei quali i ragazzi ci parlano, ci scrivono, ci raccontano, sui quali si appassionano. Immutati nel tempo i problemi, rimasti insoluti perché il più delle volte inascoltati, mentre i ragazzi crescevano perdendo momenti importanti.

Lamentano la mancanza di luoghi per ritrovarsi, per giocare all’aperto, per praticare sport, per coltivare un hobby, degli interessi. Manca loro un modo per conoscersi e riconoscersi gli uni con gli altri, importante per riempire di senso il tempo.

C’è da riempire di senso anche il termine comunità - continua Masciovecchio - perché è cambiata nel corso degli anni ed è stata stravolta negli ultimi due. Nella nuova comunità, che stiamo faticosamente vivendo, c’è bisogno di trovare punti in comune che vadano oltre la zolla di terra calpestata e i guai che incombono.

Perciò l’Associazione ilpunto onlus ha organizzato l’iniziativa del 17 e 18 dicembre sul tema dell’integrazione. Parleremo di giovani soprattutto, perché sono il futuro e il loro futuro sarà ad immagine del nostro presente.

Musica la sera del 17 con il gruppo musicale Rapsodia. Musica libera, per tutti perché la musica è un linguaggio che appartiene a ciascuno nello stesso modo.

Il 18 rifletteremo insieme sugli altri elementi comuni sui quali lavorare per abbattere le barriere culturali più resistenti. Proietteremo una video intervista doppia a due ragazzi paganichesi che gentilmente si sono prestati ad aiutarci a comprendere come immaginano il proprio futuro, quali obiettivi perseguono e quali sogni coltivano. Le loro risposte saranno lo spunto per riflettere insieme a partire dalla scuola, fondamento della crescita degli individui.

Nella scuola, prima che altrove, è nata l’esigenza di una vera integrazione, per la presenza massiccia di bambini di nazionalità diversa. Nella scuola dell’infanzia e nella primaria da anni si lavora al progetto intercultura, con difficoltà, alcune resistenze ma anche tanti buoni risultati. E se la popolazione scolastica è cambiata, dev’essere necessariamente cambiato anche il modo di insegnare e la formazione degli insegnanti. Oltre alla scuola c’è poi la vita quotidiana, con le tante difficoltà, le culture, le tradizioni e i tanti modi di essere persone.

Ne parleremo insieme con uomini di fede che si occupano della vita spirituale dei cittadini - spiega infine Luana Masciovecchio - ma anche del loro essere uomini. Mauro Tursini infine, attento osservatore della società, ci aiuterà ad individuare i tratti comuni sui quali impegnarsi per costruire una vera comunità integrata, senza nascondere le difficoltà ma dando valenza al tanto di comune e di positivo che c’è. In allegato trovate la locandina dell'iniziativa".


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