L'Aquila: la GdF scova due "furbetti", percepivano autonoma sistemazione senza averne diritto

31 Maggio 2011   13:15  

Continuano a produrre risultati i controlli della Guardia di Finanza di L’Aquila, tesi a verificare che le provvidenze pubbliche destinate dallo Stato in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 6 aprile 2009, siano effettivamente percepite solo dai soggetti legittimati e senza sprechi.

Nei giorni scorsi i Finanzieri della Compagnia di L’Aquila, hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria altri due “furbetti’’ accusati di aver indebitamente percepito il Contributo di Autonoma Sistemazione previsto dall’Ordinanza nr. 3754 della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Come è noto, si tratta di una erogazione prevista per tutti coloro che, all’indomani del terremoto ed a seguito della inagibilità di quasi tutto il patrimonio edilizio dei comuni ricompresi nel cratere sismico, aveva trovato una soluzione alloggiativa alternativa ed autonoma rispetto alle tendopoli, agli alberghi ed alle altre soluzioni offerte.

In un caso si tratta di una famiglia di quattro persone che è stato alloggiata per un anno in albergo dapprima ad Alba Adriatica e, successivamente, a Sant’Egidio alla Vibrata - ospitalità costata alle casse dello Stato oltre 50 mila euro - e che, contestualmente, aveva richiesto e percepito il C.A.S., per un ammontare di 9 mila euro.

L’altra segnalazione riguarda un soggetto che, anche dopo l’assegnazione di un Modulo Abitativo Provvisorio a Castelvecchio Subequo ad agosto 2010, si è guardato bene dal rinunciare al C.A.S. per ben 9 mesi, percependo indebitamente quasi 5 mila euro, fino a quando non è stato scoperto. Le ipotesi di reato sono di truffa aggravata ai danni dello Stato e di falsità ideologica in atto pubblico. La Guardia di Finanza ha attivato gli enti competenti al recupero delle somme indebitamente percepite.


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