L'Aquila: la legge della ricostruzione finisce in rissa e Fontana annuncia dimissioni

05 Luglio 2012   10:20  

L’architetto Gaetano Fontana, capo della struttura tecnica di missione e braccio destro del commissario alla ricostruzione Gianni Chiodi sarebbe pronto a dimettersi. La notizia è stata resa nota dal sito Abruzzo Web ieri sera. Fontana si era dimesso già a gennaio ma furono dimissioni tattiche che servirono a reagire alle accuse che gli arrivavano ogni giorno dal Comune dell’Aquila. Fontana ora sarebbe pronto a farsi da parte per uscire a testa alta.

da IlCentro.it di Giustino Parisse

C'era da aspettarselo. Sulla legge che dovrebbe servire a ricostruire L'Aquila e gli altri Comuni del cratere siamo alla rissa politica. Il consiglio comunale convocato per il 12 luglio dal presidente Pd Carlo Benedetti per discuterne(la bozza gira da tempo e di fatto se ne è parlato solo nelle segrete stanze a parte le assemblee con il ministro Barca in cui non si è mai entrati nello specifico) si annuncia molto caldo. Le critiche rivolte al sindaco Cialente dal capo dell'opposizione Giorgio De Matteis che ha accusato il primo cittadino e il Pd di voler fare una legge per «pagare le loro cambiali elettorali» ha mandato su tutte le furie proprio Benedetti (il sindaco si diletta a rispondere a De Matteis su Facebook) il quale ha diffuso una nota per dire che «siamo partiti male, (su questo non c'è dubbio ndr) quello attuale non può essere ricordato come il Consiglio delle polemiche. Soprattutto non può esserci solo la polemica. L'azione politica non può ridursi a fare una conferenza stampa al giorno per segnalare quello che non va (in realtà sulle conferenze stampa maggioranza e opposizione se la battono ndr). Dai consiglieri comunali mi aspetto proposte e concretezza. Basta alle polemiche generali: a quelle tra Chiodi e Cialente così come a quelle tra De Matteis e Barca. Questo consiglio comunale non può diventare un'arena per rivincite personali, campagne elettorali e agevolazioni di singole aspirazioni alla carriera.Occorrono fatti e proposte. Le polemiche sterili sono ormai fuori tempo e fuori luogo in una città come la nostra». Il braccio destro di De Matteis in consiglio Emanuele Imprudente gli ha replicato in maniera velenosa: «Registro il monito del Presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti, a non fare del Consiglio comunale il luogo delle polemiche e delle rivincite personali. Benedetti, forse confonde le sue di aspirazioni con quelle altrui, poiché, per paura di non essere rieletto, si è accasato nel Pd per garantirsi la poltrona. Oggi, dunque, è nuovamente costretto a fare il sostenitore estremo di Cialente ed il capogruppo del Pd, ma non il Presidente del Consiglio Comunale». Allegria avrebbe detto Mike. Un intervento ragionato lo fa invece il comitato 3e32 il quale critica il Pd che sta facendo della «legge una cosa di parte» e sollecita un confronto aperto che parta dalla legge popolare sulla quale sono state raccolte decine di migliaia di firme. «La tanto attesa legge sulla ricostruzione» scrive il comitato 3e32 «è un passaggio fondamentale per questo territorio. Ci piacerebbe che ci si confrontasse anche su proposte come quella della creazione di un fondo per il sociale, per creare lavoro per giovani disoccupati, precari e cassintegrati, trattenendo una percentuale, sui grandi appalti per la ricostruzione, a tecnici e costruttori, proposta che il 3e32 ha già fatto direttamente a Barca. Crediamo che se si parla di partecipazione bisogna poi anche avere il coraggio di praticarla. Ma la partecipazione non passa (almeno non solo) dal confronto ristretto all'interno di un'area partitica ben chiara e delimitata. La legge di iniziativa popolare ha rappresentato una speranza per questo territorio, frutto del lavoro e dell'impegno di tante persone, associate e non: è stata questa la sua forza, una forza che svanisce nel momento in cui la si prova a mettere a servizio di un interesse politico che non sia quello comune».


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