All'Aquila non si fanno più sconti a nessuno, in città non si fa altro che parlare dei manifesti 6x3 pubblicitari "impecettati" e resi illegibili.
Il provvedimento di censura si è reso necessario perchè la crisi economica attanaglia ormai anche il mercato della cartellonistica, nessun giallo, semmai verde, il verde della crisi.
Infatti per chi fa pubblicità sui cartelloni è prassi normale prenotare gli spazi,far inserire i messaggi e poi vederli rimuovere solo se lo spazio successivamente verrà di nuovo venduto a qualcun altro.
La crisi, però, spinge anche i gestori degli spazi a sfruttare (e bene fanno) anche i giorni di "buco" non permettendo più di "fare la cresta" a chi spende per 1 mese e poi resta esposto molto di più.
In questo caso uno dei "pecettati" eccellenti è il consigliere comunale Enrico Verini che proprio ad abruzzo24ore.tv aveva dichiarato di aver prenotato gli spazi fino alla fine dello scorso anno, quindi ad oggi ampiamente scaduti.
La crisi è crisi e neanche più la pubblicità fa sconti!