L'Aquila, la scuola di specializzazione di Ortopedia riapre a Sant'Omero. La Cifone critica la Asl

09 Aprile 2011   09:44  

La Preside della Facoltà di Medicina dell'Università dell'Aquila, prof.ssa Maria Grazia Cifone, annuncia con grande soddisfazione la riattivazione della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia che nella nostra sede "per ben tre anni accademici - ricorda - era stata disattivata dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica, d’intesa con il Ministero della Salute e sentita la Conferenza Stato-Regioni".

La Preside ricorda che nell’anno accademico 2007/2008 ben tre Scuole di Specializzazione vennero chiuse dal MIUR.

"Oltre a Ortopedia e Traumatologia, la nostra sede perse anche le Scuole di Medicina Fisica e Riabilitazione e di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva. Superfluo ricordare i numerosi comunicati e conferenze stampa finalizzati a preannunciare la drammatica situazione di molte nostre Scuole di Specializzazione. Un colpo mortale per la sede aquilana che ha generato sconforto, rabbia e delusione non solo nel corpo docente della Facoltà ma, soprattutto, nella popolazione studentesca del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia.

In un attimo, prossimi al traguardo, i nostri laureandi hanno visto svanire il sogno di poter continuare il percorso post-laurea nel nostro Ateneo al fine di poter acquisire il tanto ambito titolo di Specialisti. In quell’anno, 2007, cambiarono le regole relative ai cosiddetti 'requisiti minimi' richiesti per il mantenimento delle Scuole di Specializzazione presso le Facoltà Mediche. Il primo requisito richiesto era (e continua ad essere) la presenza, nell’ambito del Sistema Sanitario Regionale, di una struttura sanitaria 'a direzione universitaria'.

Nonostante gli sforzi fatti dall’Università nella figura del Magnifico Rettore, della Preside, del Presidente del Consiglio dei Clinici, e della Facoltà tutta, - prosegue la Cifone - la ASL dell’Aquila non diede seguito all’impegno assunto in fase di definizione dell’atto aziendale ovvero l’attivazione di una serie di strutture a direzione universitaria fra cui quelle di Ortopedia, Medicina Fisica e riabilitativa e Chirurgia plastica e ricostruttiva, con il contestuale convenzionamento dei Direttori delle suddette Scuole (Prof. Vittorio Calvisi, Prof. Gianfranco Properzi e Prof. Maurizio Giuliani, rispettivamente). Anche l’allora ASL di AZ/SU rifiutò di convenzionare il Prof. Calvisi sul posto lasciato vacante dal Prof. Costanzo, trasferitosi, nel frattempo, ad altra sede. I tre Direttori, nel rispetto delle disposizioni del Consiglio di Facoltà, furono, quindi, convenzionati presso Case di Cura Private, accreditate dalla Regione, di Pescara, Trasacco e Avezzano, rispettivamente, con la speranza che i Ministeri di riferimento riconoscessero le stesse come 'strutture di sede' utili come requisito minimo.

Non fu così. I Ministeri non considerarono accettabile la soluzione proposta. Il successivo convenzionamento del Prof. Calvisi, approvato circa un anno fa, presso il Presidio Ospedaliero di Sant’Omero della ASL di Teramo ha consentito di dimostrare che la nostra sede, finalmente, dopo tre anni, era riuscita ad ottenere una struttura a direzione universitaria presso una ASL, quindi nel sistema sanitario 'pubblico'. Questo ha portato al recupero di una delle nostre migliori Scuole di Specializzazione visceralmente legata alla storia della nostra sede, una Scuola che dopo ben venti anni di vita e di soddisfazioni, si riprende il giusto posto nella nostra offerta formativa post-laurea che, in particolare per una Facoltà Medica, è uno degli elementi di maggiore attrattività per i giovani che aspirano a diventare Medici.

E’ doveroso, quindi, - aggiunge la preside - ringraziare la ASL di Teramo che, oltre ad avere acquisito una professionalità di altissima levatura quale è quella del Prof. Calvisi, ha consentito alla nostra Facoltà di 'riprendersi' una parte importante dell’offerta formativa perduta, una parte che ci è stata strappata a causa della miopia e della sordità dei tanti interlocutori che non hanno inteso sostenere gli interessi della formazione e, quindi, dei nostri giovani.

L’auspicio è che, in tempi brevi, si riesca a raggiungere un risultato analogo anche per le altre due Scuole. La ASL di Teramo, con la disponibilità ad acquisire le professionalità presenti nella Facoltà Medica Aquilana che, ad oggi e da molti anni, non hanno mai visto accogliere favorevolmente la loro disponibilità ad inserirsi nella realtà ospedaliera della nostra città, si è dimostrata estremamente sensibile alle problematiche generate dalle rigide normative relative al possesso dei requisiti richiesti.

Questo - conclude - ci aiuterà a garantire un livello quantitativo e qualitativo della nostra offerta formativa, a tutto vantaggio dei nostri giovani, delle future generazioni dei protagonisti della Sanità e della nostra realtà abruzzese".


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