L'Aquila: nuova giunta, ecco come potrebbe essere l'amministrazione Cialente-bis

21 Maggio 2012   22:15  

Esauriti i festeggiamenti, doverosi dopo una vittoria schiacciante, seppur arrivata solo al secondo turno, il centrosinistra si mette a lavoro per la composizione della nuova giunta. L'amministrazione bis di Massimo Cialente segnerà la storia dell'Aquila molto di più della precedente, farà scelte decisive per la ricostruzione.

Nella nuova compagine ampio spazio avrà il partito del sindaco, il Pd, che fa il pieno portando in Consiglio nove rappresentanti.

Il sindaco, come aveva annunciato in campagna elettorale, sembra orientato a confermare gran parte della giunta uscente. A partire dall'assessore al bilancio, che potrebbe restare Silvana Giangiuliani.

Per i democratici dovrebbero far parte della giunta Pietro Di Stefano e Alfredo Moroni. Un ruolo di rilievo sotto il profilo più prettamente istituzionale potrebbe invece andare alla regina di preferenze Stefania Pezzopane, che tornerebbe a presiedere l'Assise come ai tempi di Antonio Centi sindaco, ricoprendo così una carica di una certa visibilità in vista del "salto" del prossimo anno, quando sarà verosimilmente eletta in Parlamento.

Alleanza per l'Italia è pronta a far tornare in giunta Roberto Riga.

Un assessore a testa, poi, per Rifondazione, Sel, Socialisti e Cattolici e democratici.

La lista civica potrebbe indicare Emanuela Iorio De Bernardinis, prima dei non eletti che sarebbe entrata in Consiglio se il centrosinistra non avesse fatto l'apparentamento con l'Idv, che gli ha fatto perdere un seggio in favore di Giuliano Di Nicola. Proprio quest'ultimo potrebbe diventare assessore per i dipietristi.

Rifondazione sarà sicuramente rappresentata da uno tra Enrico Perilli e Fabio Pelini. Non è esclusa una staffetta tra i due: metà mandato ciascuno tra Giunta e Consiglio.

Sinistra e libertà sembra orientata a indicare Betty Leone, dirigente nazionale del partito ed ex sindacalista della Cgil, e non Giustino Masciocco.

Per i Socialisti incerto il rientro di Marco Fanfani. Nella rosa di nomi del partito, infatti, ci sono anche Giancarlo Vicini, e Pasquale Corriere, che per la prima volta dopo decenni è rimasto fuori dal Consiglio.

(MS)


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