L'Aquila,ospedale in emergenza. Ugl: da Silveri nessuna risposta

24 Novembre 2010   11:20  

"Nonostante siano passati 20 mesi dal terremoto e nonostante le rassicurazioni plurime del manager della Asl, la situazione nel nosocomio aquilano versa ancora in piena emergenza. Le liste d'attesa sono bibliche. C'e' totale assenza di segnaletica, anche provvisoria, che reca enormi disagi all'utenza che viene sballottata da una parte all'altra". Lo dice la responsabile sanita' della Ugl dell'Aquila, Giuliana Vespa. "Il reparto di ostetricia e ginecologia - aggiunge - e' fermo al 7 Aprile 2009: sala travaglio nel corridoio, mancanze di medicherie, promiscuita' nelle stanze di degenza (puerpere insieme a pazienti con patologie ed interventi ginecologici di vario tipo). Inoltre non e' stato ancora riattivato il centro di antisterilita' che, prima del sisma, aveva un'utenza extraregionale pari al 71% . Il reparto di neurochirurgia, da sempre eccellenza del nostro ospedale, pur avendo a disposizione 24 posti letto ne puo' attivare molti meno per carenza di personale. Si potrebbero, inoltre, citare molti altri reparti che vivono in condizioni precarie avendo molteplici problemi logistici e di personale non ancora risolti. Tante sono ancora le disfunzioni che potremmo elencare - dice Vespa - e che abbiamo, piu' volte, illustrato al manager Silveri senza che ci siano state risposte concrete. Pur comprendendo le difficolta' oggettive del momento, riteniamo che dopo 20 mesi sia arrivata l'ora di offrire standard qualitativi quantomeno sufficienti per restituire la giusta dignita' ai dipendenti ed all'utenza". (AGI)


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