Era uno dei tanti aquilani riusciti ad emergere e farsi onore al di fuori dei confini cittadini e regionali, ma ha egualmente portato lustro alla città natìa grazie ai successi conseguiti in ambito accademico.
Ha suscitato grande commozione, all'Aquila, la scomparsa del 68enne filosofo Roberto Cordeschi, avvenuta due giorni fa a Roma, dove era titolare di una cattedra presso l'Università "La Sapienza". Proprio presso il Dipartimento di Filosofia dell'Ateneo si sono svolti ieri i funerali, cui oltre ad allievi e colleghi ha partecipato anche un gruppo di concittadini giunti dal capoluogo d'Abruzzo.
Cordeschi era considerato uno dei massimi esperti mondiali di intelligenza artificiale e scienze cognitive. Nel 1968 fece parte di un gruppo di intellettuali democratici aquilani impegnati anche nell'elaborazione culturale e politica, successivamente intraprese la carriera universitaria con Lucio Lombardo Radice, ottenendo ancor giovanissimo (prima come professore associato e due anni dopo come professore ordinario) la cattedra di Filosofia della scienza all’Università di Salerno dove insegnò fino al 2006, per poi trasferirsi presso il Dipartimento di Filosofia della "Sapienza".