L'Aquila piega (1-0) la Vigor Lamezia e consolida il primato

Il gol di Prizio al pronti-via regala i tre punti ai rossoblù

16 Novembre 2011   17:36  

Per la terza giornata di fila L'Aquila si conferma regina del girone B di Seconda Divisione.

Questa volta è toccato ad una Vigor Lamezia mai doma arrendersi al carattere degli uomini di Ianni, capaci di imporsi nuovamente su quel "Fattori" che fino a qualche settimana fa era considerato un vero e proprio spauracchio.

Attualmente, però, la compagine rossoblù non sembra conoscere ostacoli: è bastata infatti una zampata del giovane Prizio (prima uscita da titolare per lui) dopo appena sessanta secondi di gioco a non far rimpiangere le pesantissime assenze di ben cinque titolari (Garaffoni, Ruggiero, Carcione, Giglio e Cunzi).

Insomma, proprio come domenica scorsa a Frattamaggiore, hanno prevalso la solidità e lo spirito battagliero di un collettivo che nonostante qualche sofferenza di troppo (i calabresi hanno sbagliato un penalty e sciupato almeno due nitide palle gol per pareggiare i conti) è riuscito nell'impresa di battere uno dei sodalizi più competitivi del raggruppamento.

Seguitando con questo ruolino di marcia, il sogno del ritorno in C1 (attuale Prima Divisione) che la città sogna da tempo non farà fatica a realizzarsi: d'altronde, è vero che non siamo nemmeno a metà stagione, ma L'Aquila è già in fuga, a più tre sulle inseguitrici Perugia e Catanzaro.

La cronaca. Mister Ianni, costretto a rinunciare a ben cinque titolari e con Agnello in panchina a causa di un'emicrania, vara il 4-3-3: Prizio e Blaiotta costituiscono i centrali di difesa, Capparella è il metronomo, in avanti spazio a Colussi supportato dalle ali Improta e Pietrella.

Il tecnico Costantino opta per un 4-2-3-1: Gattari e Marchetti guidano la retroguardia, Giuffrida-Cerchia è il tandem in mediana, alle spalle dell’unica punta De Luca agisce il tridente composto da Cane, Mancosu e capitan Mangiapane.

Dopo appena un minuto di gioco, L’Aquila colpisce subito a freddo il Lamezia: Improta crossa dalla destra, torre di Colussi per Prizio che da pochi passi infila l’incolpevole Forte. Gli ospiti appaiono disorientati, ma si risvegliano dal torpore al 13’ quando Mancosu, servito da De Luca, coglie il palo esterno dall’interno dell’area. Al 27’ i lametini hanno un’altra clamorosa opportunità per pareggiare i conti: botta di Mangiapane da calcio piazzato, Testa non trattiene e Gattari non ne approfitta calciando alto da ottima posizione. L’Aquila si rivede dalle parti di Forte al 34’, ma la rasoiata di Pietrella da fuori area non trova lo specchio della porta. Tre minuti più tardi ecco l’episodio che potrebbe cambiare le sorti del match in favore del Lamezia: Mancosu penetra in area dalla sinistra e Simoncini lo strattona vistosamente, l’arbitro non ha dubbi e concede la massima punizione. Dal dischetto si presenta lo stesso Mancosu che però coglie in pieno la traversa. Ringalluzzita dal pericolo scampato, la compagine rossoblù va vicina al raddoppio allo scadere: palla in mezzo di Improta, la difesa biancoverde spazza, ma appostato al limite dell’area c’è Piccioni, la cui bordata sfiora il palo alla sinistra di Forte.

La ripresa comincia nel segno della noia, con L’Aquila che controlla con esperienza il prezioso vantaggio e il Lamezia che sembra incapace di abbozzare una reazione degna di nota. Il tiro dalla distanza di Capparella bloccato da Forte al 19’ ha però l’effetto di scuotere i calabresi, che un minuto dopo costringono infatti Testa agli straordinari con un bolide da fuori area di De Luca. E’ il preludio ad un’altra nitida occasione da gol non sfruttata a dovere dagli uomini di Costantino: la retroguardia aquilana sbaglia la trappola del fuorigioco e Mancosu può così presentarsi a tu per tu con Testa, ma il suo tiro termina incredibilmente fuori. Per riaddrizzare la partita, allo scoccare della mezz’ora Costantino getta nella mischia Lattanzio, ma sono i rossoblù a mancare di un soffio la marcatura: traversone di Perfetti, Pianese conclude al volo da posizione favorevole ma non inquadra il bersaglio. Da questo momento la Vigor si riversa in avanti per tentare il tutto per tutto, L’Aquila non si lascia sorprendere e prova a colpire in contropiede: poco prima del triplice fischio, infatti, Improta può chiudere l’incontro, ma non riesce ad approfittare del pasticcio di Gattari. Al novantacinquesimo il signor Verdenelli di Foligno decreta la fine delle ostilità: il pubblico di fede rossoblù può finalmente festeggiare il terzo successo consecutivo e la conferma della vetta.

L’AQUILA – VIGOR LAMEZIA 1-0 (1-0)

L’AQUILA (4-3-3) Testa 6; Simoncini 5,5, Prizio 7, Blaiotta 6,5, Piccioni 6; Campinoti 6, Capparella 6,5, Perfetti 6; Pietrella 5,5 (24’ st Pianese 5,5), Colussi 6 (28’st Agnello sv), Improta 6,5. All.: Ianni. A disp.: Modesti, Leone, Amato, Coduti, Battistelli.

VIGOR LAMEZIA (4-2-3-1) Forte 6; Rondinelli 6 (35’ st Visone sv) , Marchetti  6, Gattari 5,5, Bonasia 5,5; Giuffrida 6,5, Cerchia 6; Cane 5,5 (20’ st Romero 5,5), Mangiapane 6 (30’ st Lattanzio sv), Mancosu 4,5; De Luca 6. All,: Costantino. A disp.: Calderoni, Mercurio, Sbravati, Erbini.

ARBITRO: Verdenelli di Foligno 5,5.

RETI: 1’pt Prizio.

NOTE. Spettatori 1200 circa. Ammoniti: Campinoti, Simoncini, De Luca, Mancosu, Marchetti. Angoli: 4-4. Recupero: pt 2’, st 5’.

Danilo Rosone


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