L'Aquila, questo è il tuo momento

Tanto solida quanto cinica. Questo l'identikit sfoggiato dall'Aquila nelle ultime uscite contro Vibonese ed Arzanese.

Al cospetto dei campani in particolare, gli uomini di Ianni hanno dimostrato di poter competere tranquillamente per i play-off: d'altronde, vincere in trasferta lasciando a secco una squadra che in tre gare aveva totalizzato sette punti conditi da ben otto marcature non è cosa da tutti.

"I ragazzi -afferma il direttore generale Fabio Guido Aureli- si stanno applicando tantissimo e sono al settimo cielo per il risultato di domenica. Il gioco non è ancora eccelso, ma in questo momento l'unica cosa che ci interessa è fare punti".

I punti di forza del collettivo rossoblù sono molteplici. "Sappiamo soffrire insieme -spiega Aureli- perché il gruppo è compatto e solido. Credo che la squadra abbia trovato i giusti meccanismi soprattutto in difesa, ma presto cresceranno anche gli altri reparti. Una cosa è certa: il bello deve ancora venire".

Il dg rossoblù allude già al prossimo impegno di domenica, quando L'Aquila si ritroverà di fronte il Chieti di mister Paolucci. "Il derby con loro ha sempre un sapore particolare: c'è grande amicizia tra le società e le tifoserie, ma quando si scende in campo ognuno gioca per vincere e prevalere sull'altro. Dovremo fare i conti con una squadra in forma, giovane e organizzata, ma noi vogliamo continuare il trend positivo per regalare un'altra soddisfazione ai nostri tifosi".

A rovinare questa suggestiva atmosfera, però, ci sarà l'assenza dei supporters neroverdi sprovvisti di tessera del tifoso a causa del divieto imposto dall'Osservatorio. Una decisione assurda ed inopinata che anche Aureli commenta con rammarico: "Di concerto con la società neroverde abbiamo predisposto un piano operativo atto a garantire la sicurezza nei pressi e all'interno dello stadio "Fattori". L'Osservatorio, però, lo ha bocciato senza darci nemmeno una spiegazione. Siamo davvero rammaricati, poichè vedere entrambe le tifoserie all'opera avrebbe aumentato lo spettacolo e il fascino della gara. Spiragli per un ripensamento? Purtroppo temo proprio di no".

Danilo Rosone