L'Aquila, reparto Senologia nell'elite dei centri internazionali

10 Febbraio 2011   12:29  

250 operazioni chirurgiche l'anno per cancro alla mammella, 100 in piu' rispetto ai parametri minimi fissati per entrare nell'elite dei centri di eccellenza, nazionali e internazionali.
Il reparto di Senologia dell'ospedale S. Salvatore di L'Aquila, diretto dal dr. Alberto Bafile, in virtu' di questi numeri e della qualita' dell'attivita', e' stato ammesso, insieme a poche qualificate strutture sanitarie italiane, a Senonetwork. Quest'ultimo e' primo gruppo internazionale di studio che comprende centri dedicati esclusivamente alla diagnosi e alla cura del cancro alla mammella. L'Unita' aquilana viene cosi' accomunata a centri nazionali di assoluto prestigio, come Ieo Milano, Policlinico S. Orsola di Bologna, Humanitas di Milano, Policlinico di Pavia. Oncoplastic. Oltre ai numeri (rilevanti) e al livello di assistenza, il reparto di Senologia del S. Salvatore, che si occupa della diagnosi e terapia chirurgica dei tumori del seno, e' l'unico, in tutto l'Abruzzo a garantire alla donna l'Oncoplastica. Di cosa si tratta? E' un trattamento che, oltre a prevedere l'intervento chirurgico della mammella (cio' che e' la normalita'), assicura (ed e' questo l'aspetto esclusivo) anche la ricostruzione del seno operato, con l'applicazione di protesi e l'adozione di tecniche che permettono di rimodellare la parte attaccata dalla neoplasia. Due momenti - chirurgia e ricostruzione - che raramente si trovano raggruppati nello stesso reparto, con notevoli vantaggi per la donna in trattamento. Un'ampia quota di donne, per diagnosi o semplici controlli, proviene da altre aree dell'Abruzzo e da fuori Regione: molte dal teramano e dalla provincia di Rieti (il dato e' aggiornato a oltre un anno e mezzo fa). Sul piano dell'incidenza della patologia si registra una percentuale piuttosto elevata nella Valle Peligna, in particolare nei territori di Sulmona, Pratola Peligna e altri centri. In questa zona l'incidenza del tumore alla mammella e' superiore a tutte le altre aree dell'attuale Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila.

Sulle cause di tale alta percentuale sono stati avviati degli studi. "Nella Regione", dichiara il dr. Bafile, "c'e' un incremento di casi, circa 650 nuovi casi l'anno, ma in misura inferiore rispetto al dato nazionale. Semmai", aggiunge Bafile, "la novita', rispetto al passato, e' che si e' abbassata l'eta' in cui le donne vengono colpite dalla patologia" Il reparto del dr. Bafile opera in collaborazione con il cosiddetto Breast Unit, espressione con cui si indica, nel trattamento dei tumori alla mammella, l'azione integrata di piu' di discipline (oncologia, chirurgia, medicina nucleare, anatomia patologica ecc.). "Tutte le donne, indistintamente", dichiara il dr. Bafile, "debbono fare prevenzione con la diagnosi precoce. All'ospedale di L'Aquila, a Radiologia, e' attivo lo screening mammografico gratuito, per donne da 50 a 70 anni (senza necessita' di impegnativa e con convocazione della donna tramite lettera); ci si puo' sottoporre a mammografia ogni 2 anni. Per le donne che nella linea familiare ascendente (madre ecc.) hanno avuto dei casi di malattia, il rischio aumenta e quindi i controlli vanno anticipati di 10 anni. Il tasso di probabilita' di ammalarsi aumenta anche per le donne che, pur non avendo avuto casi nei propri familiari ascendenti, si trovino nel periodo perimenopausale; va tuttavia ricordato che, in assoluto, nessuna eta' e' immune. Con l'aumentare dell'aspettativa di vita, oggi trattiamo con successo donne anche molto anziane". "Purtroppo non sono noti con certezza i fattori di rischio del cancro mammario. Possiamo comunque dire", conclude Bafile, "che e' utile fare attivita' fisica continua ma moderata, evitare nella dieta grassi animali, alcool, e non sottoporsi a terapie con ormoni estrogeni se non in casi assolutamente indispensabili".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore