L'Aquila, scoppiettante 4-3 al Bellaria

Galli sugli scudi con una doppietta

10 Aprile 2011   22:14  

Emozioni d’altri tempi al “Fattori”. Sette sono state infatti le reti complessive che hanno reso spettacolare l’incontro tra L’Aquila e Bellaria, due squadre che hanno sempre fatto della difesa il proprio punto di forza.

 

A trionfare –al termine di una partita in bilico sino alla fine- sono stati però i padroni di casa, abili a sfruttare la superiorità numerica e a non scomporsi malgrado alcuni episodi sfavorevoli. Una vittoria -la terza consecutiva- che permette alla truppa rossoblù non solo di confermare il quarto posto, ma anche e soprattutto di staccare due dirette concorrenti come Chieti e Poggibonsi, sconfitte entrambe in trasferta.

 

Ma il dato più significativo e confortante è certamente costituito dal carattere di una squadra che anche oggi ha dimostrato di credere nei tre punti fino in fondo. Merito soprattutto del tecnico Ianni, al terzo successo su altrettante gare alla guida dell’Aquila e bravo a rimotivare un gruppo che dopo i passi falsi contro Giacomense e San Marino sembrava quasi rassegnato a dover abbandonare l’obiettivo dei play-off.

 

Diametralmente opposto l’attuale stato psicologico dei giocatori: Galli (nella foto), che non segnava da ben sedici incontri, ha ritrovato la via del gol realizzando una doppietta, Potenza si è confermato ad altissimi livelli e i nuovi acquisti, Carcione su tutti, continuano a crescere sotto ogni aspetto. Insomma, il cambio in panchina si sta rivelando un vero toccasana e anche il gioco sciorinato –a tratti spumeggiante- ne è una valida dimostrazione.

 

L’unica nota stonata di una giornata ampiamente positiva è rappresentata dalla retroguardia, disastrosa in occasione del secondo gol romagnolo e nel complesso poco concentrata per l’intera durata del match. In ogni caso, lavorando maggiormente sulla fase difensiva e seguitando a scendere in campo con la determinazione che contraddistingue le grandi squadre, L’Aquila non avrà problemi a mantenere la tanto agognata zona play-off.

 

La cronaca. L’Aquila si affida al classico 4-4-2. Confermato in blocco lo stesso undici di Fano, con Piccioni e Stamilla sulle corsie esterne e Galli e Potenza terminali offensivi. Sebbene abbia recuperato dall’infortunio, mister Ianni decide di non rischiare Franciel, che si accomoda in tribuna.

 

Il Bellaria risponde con un 4-3-1-2. L’esperto Giorgi guida la difesa, capitan Giunchi è il faro del centrocampo, De Cenco e Tabanelli, supportati da Turchetta, compongono il tandem d’attacco.

 

La partita inizia subito col botto: al 10’ gli ospiti si portano infatti in vantaggio grazie ad un penalty concesso piuttosto generosamente dall’arbitro e trasformato con freddezza da De Cenco. L’inerzia della gara cambia sette minuti più tardi, quando Giunchi rifila una gomitata a Carcione: il direttore di gara non può esimersi dall’estrarre il rosso diretto. A questo punto, L’Aquila comincia a venire fuori dal guscio e costruisce la prima azione pericolosa al 19’, ma il pallone calciato di prima da Galli su assist di Stamilla termina di un soffio a lato. L’attaccante si riscatta però al 25’, quando raccoglie una sventagliata di Carcione dal centrocampo anticipando di testa il portiere in uscita. I rossoblù continuano ad attaccare e la loro abnegazione viene premiata al 29’: Carcione pesca direttamente dalla bandierina Potenza, il quale, appostato al limite dell’area, lascia partire un rasoterra al volo che fa secco Teodorani. Gol da cineteca che vale il 2-1. Nei minuti successivi, la reazione del Bellaria si rivela veemente. Clamorosa l’occasione capitata sui piedi dell’imprevedibile De Cenco: il suo lob per poco non beffa Testa (scriteriata la sua uscita), andando alto per una questione di centimetri. Al 43’ romagnoli nuovamente pericolosi con una punizione a due in area, calciata però malamente da Bamonte.

 

Malgrado il caldo, nella ripresa il refrain non cambia e già al 3’ gli ospiti riequilibrano il match: Prete si fa saltare con fin troppa facilità  all’interno dell’area, pallone in mezzo e deviazione vincente di Forte. L’Aquila non ci sta e in ben due circostanze –all’8’ e al 9’- sfiora il 3-2: ci prova prima Galli (conclusione alta da pochi passi) e poi Potenza che da ottima posizione si fa ipnotizzare da Teodorani. Sono le prove tecniche del gol che giunge al 10’: Galli serve in diagonale Piccioni, il quale dal limite dell’area lascia partire un fendente che si insacca all’angolino basso. Ma proprio come accaduto nel primo tempo, i rossoblù non chiudono la partita e vengono puntualmente puniti: questa volta è un eurogol di Briglia al 21’ ad ammutolire il “Fattori”. Il 3-3 ottenuto dai romagnoli è una mazzata tremenda, ma L’Aquila dimostra di non essere mai doma e perviene al rocambolesco 4-3 ancora con Galli, imbeccato da un passaggio di Stamilla e lucido nell’infilare l’estremo ospite da pochi metri. Lo stadio diventa a questo punto una bolgia e l’ovazione che mister Ianni concede a Potenza, sostituito da Perfetti, galvanizza nuovamente Galli, che di testa sfiora la tripletta personale mancando di un soffio il bersaglio. Solo dopo cinque minuti di recupero, può esplodere la gioia di un pubblico che ora inizia a sognare traguardi davvero ambiziosi per la propria squadra.

 

L’Aquila-Bellaria   4-3 (2-1)

L’AQUILA (4-4-2) Testa, Cutrupi, Prete, Ruscitti (11’ st Onesti), Garaffoni, Di Francia, Stamilla, Carcione, Galli, Potenza (36’ st Perfetti), Piccioni W.(26’ st Pietrella). All: Ianni. A disp: Modesti, Blaiotta,  Piccioni G., Falconieri.

 

BELLARIA.(4-3-1-2) Teodorani, Giorgi, Petti, Giunchi, Bamonte, Severi, Forte, Briglia (32’ st Del Padrone), Tabanelli, Turchetta (20’ st Morena), De Cenco (24’ st Pfitscher). All: Campedelli. A disp: Renna, Martinelli, Ballardini, Moretti.

 

ARBITRO: Carbone di Napoli.

 

RETI: 10’pt De Cenco, 25’pt Galli, 29’pt Potenza, 3’st Forte, 10’st Piccioni,  21’st Briglia,  31’st Galli.

 

NOTE. Ammoniti: Stamilla, Di Francia, Prete, Carcione, Giorgi. Espulsi: Giunchi al 17’pt per condotta violenta. Angoli: 8-1. Spettatori: 1200 circa.


Danilo Rosone



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