L'Aquila, scuola: torna a crescere il numero degli studenti

30 Marzo 2012   15:12  

Dopo il terremoto dell’aprile 2009 il monitoraggio della popolazione scolastica ha acquistato una importanza ancora maggiore di quella, pur basilare, che aveva prima. Questa considerazione vale, naturalmente, per tutto il cratere ma vale soprattutto per la città dell’Aquila il cui peso demografico è tale da imprimere un inevitabile quanto pesante condizionamento su tutto il resto del territorio interessato dal sisma. In primo luogo, lo stock e la composizione della popolazione scolastica ci forniscono informazioni su una fondamentale porzione della base sociale su cui poggia l’intero sistema urbano, cioè i giovani fino alla maggiore età, da cui si possono cogliere inclinazioni, orientamenti, aspettative. In secondo luogo, l’analisi e l’interpretazione della sua dinamica consentono di ottenere indicazioni sui probabili andamenti dei flussi demografici negli anni che verranno e sugli scenari futuri che investiranno l’intera popolazione locale. Considerando che il mantenimento della residenza, cui sono subordinate le provvidenze della ricostruzione, non favorisce una visione corretta delle dinamiche demografiche, l’evoluzione della popolazione scolastica, che è invece puntualmente monitorata, può essere a ragione considerata un indicatore particolarmente attendibile delle tendenze in atto all’interno della struttura sociale locale.

L’Osservatorio scolastico della Provincia dell’Aquila annualmente raccoglie ed elabora con grande cura dati sulla popolazione che frequenta la scuola dell’obbligo su tutto il territorio provinciale. Le più recenti informazioni disponibili sono riferite all’anno scolastico 2011-2012 e concernono gli alunni che “effettivamente” risultano essere presenti all’interno dei plessi scolastici del territorio provinciale in virtù di un archivio anagrafico particolarmente preciso ed aggiornato.

In base a tali dati, per l’anno scolastico 2011-2012 risultano frequentare le scuole dell’obbligo del comune dell’Aquila 8.871 alunni, composti per il 50% da studenti delle scuole secondarie superiori, per il 28,5% da iscritti alle scuole primarie e per il restante 21% da iscritti alle scuole secondarie di I grado (percentuali in linea con la media nazionale). Rispetto all’a.s. 2010/2011 si è avuto un incremento complessivo del 5%, originato da una notevole crescita delle frequenze nella scuola primaria e, in parte, anche nella media parzialmente compensate da una leggera flessione delle iscrizioni negli istituti superiori.

Nonostante questi positivi risultati, attribuibili ad un certo numero di “rientri”, la popolazione scolastica comunale non è ancora riuscita a recuperare i livelli pre sisma, rispetto ai quali si sconta ancora una differenza negativa di circa 800 unità in termini assoluti, concentrata per lo più nelle scuole secondarie. Si tratta di segnali di recupero che vanno colti e sostenuti nella definizione degli interventi futuri. 

Il periodo che intercorre dal sisma fino ad oggi è interessante anche alla luce di diversi altri fenomeni.

Il primo di essi è una sorta di effetto di autocontenimento che conferma la natura centroide del capoluogo in grado ancora di mantenere legami e relazioni con il territorio circostante.

All’indomani del terremoto del 2009 il calo degli iscritti a L’Aquila è stato piuttosto pesante avendo superato le 1.200 unità con riferimento a tutti gli ordini scolastici (-13% rispetto al 2008). Anche a livello  provinciale si è registrato un calo ma la sua intensità è stata molto minore di quella del capoluogo. Ciò significa che il flusso in uscita da quest’ultimo, in particolare alunni delle scuole primarie, si è in parte fermato all’interno dei confini provinciali. Come si è redistribuita sul territorio provinciale la popolazione scolastica fuoriuscita dal capoluogo? Gli studenti aquilani non sono andati molto lontano. In effetti, da informazioni desunte dallo stesso Osservatorio della Provincia, si ha evidenza di una forte crescita di iscrizioni presso comuni contermini al capoluogo, come Scoppito e Tornimparte, in cui molte famiglie aquilane si sono domiciliate nel periodo successivo al sisma e che in questo momento stanno affrontando piuttosto problemi di sovraffollamento. Dopo un anno di sostanziale stallo la popolazione scolastica dell’Aquila nel 2011 ha invece ripreso a crescere con una certa vivacità, come rilevato nei paragrafi precedenti.

Altre interessanti informazioni si desumono dall’osservazione del tasso di scolarità (che indica peso degli iscritti ad un certo ordine scolastico sulla classe di popolazione avente le stesse caratteristiche di età). Normalmente, si attendono valori prossimi al 100 per cento per le scuole dell’obbligo, soprattutto se questo tasso viene calcolato su un’area di un paese sviluppato. In questa sede, avendo come oggetto di indagine un singolo comune, ci si è limitati all’analisi di questo indicatore con riferimento alle sole scuole primarie, che hanno un elevato grado di diffusione sul territorio, mentre la concentrazione di istituti secondari nel capoluogo ne renderebbe distorsivo l’uso a livello comunale.

Al 2008, la quota degli iscritti alle scuole primarie rispetto alla popolazione in età corrispondente era di circa il 93%, una percentuale apparentemente piuttosto bassa soprattutto se confrontata con la media provinciale (98%) allineata a quella italiana. Per spiegare questa percentuale lievemente inferiore a 100 non sembra sensato ipotizzare un’evasione dall’obbligo, non coerente con i dati complessivi disponibili sul fenomeno dell’abbandono scolastico. Si potrebbero invece supporre diverse ipotesi. Innanzitutto, i motivi di questo risultato potrebbero essere legati al fatto che i tassi sono calcolati sui residenti e non sui domiciliati; può quindi darsi il caso di studenti che risultino residenti in un comune, ma siano in realtà domiciliati in un altro, dove poi frequentano le scuole. Ciò produce un denominatore maggiore di quello reale, con conseguente sottostima dei tassi. Un’altra ipotesi per spiegare il fenomeno è legata ai flussi migratori: può darsi il caso di studenti che per motivi logistici (soprattutto nel caso di un comune come l’Aquila che si estende su un territorio vastissimo) preferiscano frequentare scuole di aree confinanti, e anche in questo caso si verificherebbe una sottostima dei tassi.

Un’altra domanda che spesso ci si pone è: quante famiglie sono andate via dall’Aquila? Anche in questo caso i dati sulla mobilità degli studenti del comune dell’Aquila possono offrire un ragionevole contributo come indicatore indiretto dei flussi che riguardano o riguarderanno la popolazione nel suo complesso.

I dati dell’Osservatorio scolastico provinciale consentono di stimare il numero degli studenti che annualmente, pur mantenendo la residenza in un determinato comune, risultano frequentare istituti localizzati in una provincia diversa da quella di appartenenza. In base alle informazioni disponibili negli anni precedenti il sisma gli studenti aquilani frequentanti in “altra provincia” risultavano compresi tra le 400 e le 500 unità. Nel 2009 questo numero ha subito una forte impennata, passando ad oltre 1000 studenti, e si è attestato intorno ai 1.200 l’anno successivo. Al momento non si dispone di dati riferiti all’a.s. 2011-2012 tuttavia la crescita delle iscrizioni registrata in questo periodo ha probabilmente comportato un suo ridimensionamento. Da informazioni messe a disposizione da parte dello stesso Osservatorio è possibile stimare che la quota preponderante degli spostamenti abbia interessato la provincia di Pescara e in misura residuale Teramo. Questo fenomeno non è integralmente ascrivibile agli effetti del terremoto del 2009. Esso è stemperato dalla presenza di una quota di “frequentanti fuori provincia” storicamente piuttosto elevata (tra 400 e 500 unità per anno). Ne deriva un effetto netto che induce a stimare in circa 6-700 gli studenti interessati dalla mobilità e, trattandosi di minori, un numero compreso tra 400 e 500 le famiglie che, pur mantenendo la residenza a L’aquila, hanno trasferito fuori provincia il centro dei propri interessi.


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