L'Aquila stende la Sangiovannese (1-0)

E' il neo acquisto Iadaresta il match-winner

06 Febbraio 2011   19:50  

Non è ancora L’Aquila spumeggiante che tutti i tifosi si aspetterebbero di vedere in campo, ma a contare maggiormente, specie in questa fase del campionato, sono i tre punti. Tre punti che permettono ai rossoblù di rientrare, seppur in coabitazione col San Marino, in zona play-off e che per quanto visto sul rettangolo di gioco sono pienamente meritati. Se si escludono infatti qualche tiro dalla distanza e il legno colpito allo scadere, la Sangiovannese non ha fatto altro che attendere le mosse degli avversari per poi tentare di ripartire timidamente in avanti. Merito anche di una difesa che con Ruggiero e Di Francia (oggi schierato con la fascia di capitano) non ha rischiato praticamente nulla, non risentendo quindi dell’assenza del più esperto Garaffoni. I nuovi acquisti? Tutti sufficienti, ma nessuno in grande spolvero, anche se è evidente che la loro impronta si sia già percepita: Carcione, forse il migliore dei suoi, sembra già il leader indiscusso del centrocampo, mentre sulle corsie esterne Stamilla e Piccioni (quest’ultimo calato alla distanza) hanno tenuto in costante apprensione la retroguardia ospite. Per non parlare di Iadaresta (nella foto): suo il gol decisivo dopo appena due minuti dall’ingresso in campo. Da rivedere il solo Franciel che, stacchi imperiosi a parte, è apparso un po’ sottotono, ma il tempo e le qualità per riscattarsi sono dalla sua parte. In ogni caso, l’impressione è che la squadra necessiti ancora di amalgamarsi e di trovare i giusti equilibri per essere davvero letale: d’altronde, basti pensare che per una fase della ripresa erano presenti tra centrocampo e attacco cinque volti nuovi più il veterano Onesti. Insomma, probabilmente bisognerà ancora attendere per vedere un undici affiatato, che gioca a memoria e che fa del gruppo il proprio punto di forza.

La cronaca. Bitetto opta per un 4-4-2: Carcione detta le geometrie in mezzo al campo; Stamilla e Walter Piccioni operano sulle fasce di competenza; Gianmarco Piccioni (schierato al posto dello squalificato Galli) e Franciel sono i riferimenti offensivi.

Risponde Fraschetti con il medesimo modulo: Bernini guida la mediana; De Angelis e Romanelli, entrambi arrivati grazie al calciomercato di gennaio, hanno il compito di finalizzare; Pencelli, uno dei migliori elementi dei toscani, è invece out per infortunio.

Dopo una breve fase di studio, Carcione prova ad accendere il match all’11’ con una punizione dalla sinistra che si risolve però con un nulla di fatto. La replica degli ospiti arriva al 18’, quando De Angelis tenta un’inzuccata che Testa non ha problemi a neutralizzare. Due minuti più tardi, dalla bandierina il solito Carcione imbecca Franciel, ma la sua incornata è imprecisa. Il centrocampista ex Benevento è scatenato: ancora lui al 32’ cerca l’azione personale, ma la difesa toscana sventa il pericolo. L’Aquila inizia a spingere sull’acceleratore. Nel giro di tre minuti, dal 37’ al 39’, vengono infatti create altrettante palle gol: ci provano in sequenza Walter Piccioni (tiro alto), Stamilla (conclusione addosso al portiere da posizione favorevole) e Franciel (mira sbagliata di testa).

Nella ripresa la musica non cambia: è ancora la squadra di Bitetto a fare la partita. Dopo appena un giro di lancette, Cutrupi se ne va sulla destra e lascia partire un traversone che Scotti smanaccia: Piccioni W. si ritrova il pallone tra i piedi a pochi metri dalla porta, ma la sua conclusione incontra l’opposizione di un avversario. Al 13’ ecco un’altra occasione d’oro per i rossoblù: Stamilla stoppa egregiamente una palla alta e dalla destra lascia partire un tiro a rientrare che sfiora il palo. E’ il preludio al gol che arriva al 22’. Carcione lancia Onesti sulla destra, il quale serve rasoterra in area Stamilla: l’esterno ex Gela sporca il tiro e la sfera finisce così sui piedi di Iadaresta, che da pochi passi fulmina l’incolpevole Scotti. Gli uomini di Bitetto arretrano un po’ il baricentro e Romanelli prova ad approfittarne: la sua punizione attraversa però tutta l’area avversaria, senza trovare alcuna deviazione. Al 39’ L’Aquila prova a chiudere i conti, ma la velenosa conclusione di Franciel viene bloccata in due tempi dall’estremo ospite. La partita sembra trascinarsi stancamente sino al fischio finale, ma al 91’ la Sangiovannese va vicinissima al pareggio con Romanelli: la sua stoccata trova la leggera deviazione di Testa con la palla che termina la propria corsa sul palo. Il pubblico del “Fattori” può tirare un lungo sospiro di sollievo.

L’Aquila-Sangiovannese 1-0 (0-0)               

L’AQUILA (4-4-2) Testa, Cutrupi, Prete, Perfetti (42’ pt Onesti), Di Francia, Ruggiero, Stamilla, Carcione, Franciel (44’ st Giraldi), Piccioni W, Piccioni G. (20’ st Iadaresta). All. Bitetto. A disposizione: Modesti, Natalucci, Ruscitti, Pietrella.

SANGIOVANNESE (4-4-2) Scotti, Salvatori, Tabacco (28’ st Bettoni),  De Cristofaro, Chiarini, Travaglini, Foglia (35’ st Di Franco), Bernini, De Angelis (12’ st Ucchino), Calderini, Romanelli. All. Fraschetti. A disposizione: Fantin, Mannucci, Scicchinato, Sansotta

ARBITRO: Monaco di Tivoli

NOTE. Ammoniti: Perfetti, Chiarini, Di Francia, Onesti, Ucchino. Angoli: 7-1. Spettatori 1000 circa. Da segnalare uno striscione esposto a inizio partita in Curva Sud per ricordare Nicola Mezzacappa, tifoso rossoblù tragicamente scomparso il 30 gennaio del ’94.

Danilo Rosone


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