L'Aquila, termina a reti bianche il big-match con la Paganese

I rossoblù non deludono: mantenuto il piazzamento play-off

13 Ottobre 2011   00:37  

Davanti ad una folta cornice di pubblico, L’Aquila rimedia il quinto pareggio in campionato (il quarto tra le mura amiche) nel big-match disputato in notturna contro la (ormai ex) capolista Paganese,

Uno zero a zero che accontenta entrambe: i campani perché escono indenni da un campo difficile come quello del “Fattori” confermandosi in zona promozione diretta; i padroni di casa perché –oltre a conservare play-off ed imbattibilità- sono riusciti nell’impresa di fermare la corazzata del girone senza tre elementi fondamentali a disposizione.

Oltre al portiere Testa ed al centravanti Colussi, infatti, bisognava fare a meno del regista Carcione, autentico fulcro del gioco rossoblù. Ciononostante, il centrocampo non ne ha risentito, anche grazie alla scelta adottata da mister Ianni di improvvisare Capparella metronomo, con i giovani Agnello e Campinoti (nella foto Cerasoli) chiamati a randellare.

Mossa azzeccata, dunque, la cui validità si è potuta constatare soprattutto nel primo tempo, quando gli azzurrostellati hanno sofferto più volte il piacevole fraseggio sciorinato dalla truppa rossoblù.

E’ vero che la concretezza sotto porta continua a latitare, ma è altrettanto vero che questa sera non si poteva fare di meglio al cospetto di una retroguardia solida e che ha concesso pochi varchi a Cunzi e soci.

Varchi che nella ripresa sono praticamente spariti, con le due squadre che –sopraffatte dalla stanchezza e dalla paura di perdere- si sono chiuse a riccio risparmiando così sussulti ed emozioni ai numerosi spettatori presenti.

In ogni caso, sebbene ci siano ancora alcuni aspetti da rivedere, la soddisfazione in casa rossoblù rimane tanta. D’altronde, per la prima volta in questa stagione la Paganese è rimasta a secco di gol: merito della coppia Garaffoni-Ruggiero, ma anche degli esterni bassi Simoncini e Piccioni, quest’ultimo autore di una prestazione di alto livello malgrado l’inedito ruolo difensivo.

La cronaca. Lo squalificato Ianni (rimpiazzato per l'occasione dal vice Curci) deve ovviare ad alcune defezioni di lusso ed opta per un 4-5-1: Piccioni viene arretrato a terzino, mentre a centrocampo opera il trio Agnello-Capparella-Campinoti supportato sulle fasce da Cunzi e Improta, Giglio è l’unica punta.

Grassadonia risponde con il classico 4-4-2: Agresta dà forfait all’ultimo e viene rimpiazzato da Errico, Tricarico agisce in mediana con l’esperto Russo, in attacco figura la coppia d’oro Orlando-Fava (nove gol in due).

Dopo una breve fase di studio, è L’Aquila a sferrare il primo attacco all’11’: torre di Giglio per Improta, l’ex Lanciano conclude di potenza ma non inquadra lo specchio della porta. I locali sembrano più in palla, ma al 20’ la Paganese va vicina al vantaggio: la difesa rossoblù libera su un corner dalla destra, Fabio Orlando raccoglie il pallone fuori area e, aiutato da una deviazione, favorisce lo scatto di Luca Orlando anticipato per un soffio dall’estremo Modesti. Si tratta di un fuoco di paglia, poiché L’Aquila torna a rendersi subito pericolosa al 23’: traversone di Simoncini dalla destra, Giglio anticipa di testa il portiere Petrocco servendo Cunzi defilato sulla sinistra, ma il suo tiro-cross si perde di poco a lato. Tre giri di lancette e Improta, in percussione sulla fascia destra, scocca un diagonale che sfiora il palo dando solo l’illusione ottica del gol ai tifosi rossoblù. Non accade più nulla, si va al riposo sul punteggio di zero a zero.

Nella ripresa gli ospiti sembrano più spigliati: ci prova Fava dopo appena sessanta secondi, ma il suo rasoterra è facile preda di Modesti. Al 14’ risponde L’Aquila con una punizione micidiale di Piccioni che termina però sopra la traversa in seguito alla leggera (e decisiva) deviazione della barriera azzurrostellata. Al 20’ è il momento della girandola di cambi che di fatto pone la parola fine alla sfida d’alta quota del “Fattori”: Grassadonia si priva di bomber Orlando, mentre Curci richiama prima Agnello e Cunzi  in favore di Battistelli e Pietrella, e poi l’acciaccato Improta sostituito dal mediano Perfetti. Le due compagini abbassano i ritmi rinunciando ad offendere: giocoforza la gara perde di intensità trascinandosi stancamente sino al triplice fischio. Alla fine, dalla Tribuna e dalla Curva piovono solo applausi per la truppa di Ianni.

L’Aquila – Paganese 0-0

L’AQUILA (4-5-1) Modesti,  Simoncini, Piccioni, Agnello (20’ st Battistelli), Garaffoni, Ruggiero, Improta (24’ st Perfetti), Campinoti, Giglio, Capparella, Cunzi (20’ st Pietrella). All.: Curci. A disp.: Tomarelli, Blaiotta, Coduti, Pianese.

PAGANESE (4-4-2) Petrocco, Loiacono (35’ st Sicignano), Errico, Tricarico, Fusco, Pepe, Orlando F. (15’ st Galizia), Russo, Orlando L. (20’ st Siciliano), Fava, Neglia. All.: Grassadonia. A disp.: Robertiello, Pastore, Balzano, Acoglanis.

ARBITRO: Peretti di Verona.

NOTE. Spettatori 2200 circa con piccola rappresentanza ospite. Ammoniti: Loiacono, Piccioni, Battistelli. Angoli: 4-2. Recupero: pt 1’, st 4’.

Danilo Rosone


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