L'Aquila, vittoria batticuore (3-2) contro il Prato

Il gol decisivo giunge allo scadere

22 Maggio 2011   22:29  

Nemmeno Hitchcock sarebbe stato capace di immaginare un finale del genere. L’Aquila ottiene l’intera posta in palio al termine di una gara in cui è successo praticamente di tutto, specie nella ripresa, quando la truppa di Ianni ha dilapidato il doppio vantaggio acquisito nel primo tempo consentendo al Prato di pervenire al pari.

 

A cambiare le carte in tavola ci ha pensato però Franciel (nella foto) allo scadere: un gol (il primo con la casacca rossoblù per lui) che ha fatto letteralmente esplodere un gremitissimo “Fattori” e che ha un peso determinante in vista della semifinale di ritorno in terra toscana. Ora basterà infatti uscire indenni dal “Lungobisenzio” per accedere alla finalissima play-.off.

 

Resta comunque il rammarico per un match che fino alla metà del secondo tempo era ampiamente nelle mani dei rossoblù, autori di una prestazione perfetta sotto ogni punto di vista ma che hanno pagato a caro prezzo i due minuti di black-out in cui i lanieri hanno realizzato altrettanti gol. Da sottolineare, però, il modo in cui l’arbitro –assolutamente insufficiente- ha influito sul risultato finale: oltre alla disparità di trattamento nelle ammonizioni, ciò che ha fatto andare su tutte le furie il pubblico locale è stato il nettissimo rigore negato a Potenza al novantesimo. L’enorme cuore dell’Aquila ha però offuscato anche questo aspetto, lo stesso dicasi per la Curva Sud, spettacolare per colore e calore mostrati.

 

Passando ai singoli, hanno impressionato le prove offerte daCarcione e  Falconieri, entrati entrambi nel tabellino dei marcatori e assoluti padroni dei rispettivi reparti. Più in generale, da elogiare il carattere di un gruppo in grado di non subire il contraccolpo psicologico dopo la rimonta subita e caparbio nell’agguantare con le unghie e con i denti il meritatissimo 3-2.

 

La cronaca.Classico 4-4-2 per L’Aquila. Garaffoni e Ruggiero guidano la difesa, Ruscitti affianca Carcione in mediana, mentre Franciel, in campo dal primo minuto dopo lungo tempo, agisce con Falconieri in attacco.

Il Prato risponde con un collaudato 4-3-1-2. Capitan Lamma opera in difesa, Zagaglioni, Taugourdeau e Fogaroli costituiscono il trio di centrocampo, Pagliuca è il rifinitore alle spalle della coppia Varricchio-Schenetti.

 

Dopo un inizio di marca ospite (conclusione fuori misura di Lamma al 4’ e punizione di un soffio a lato di Pagliuca al 7’), L’Aquila conquista una supremazia del campo che manterrà per l’intera frazione. Al 10’ un corner di Carcione dalla sinistra pesca Franciel in area, la sua incornata non inquadra lo specchio della porta. Due minuti più tardi arriva il vantaggio rossoblù: calcio d’angolo battuto corto da Falconieri per Piccioni, il quale destina nuovamente all’attaccante ex Catania che con un bolide da fuori area spedisce la palla laddove Pazzagli non può arrivare.  Gol da cineteca che vale l’1-0. Il Prato è alle corde, L’Aquila continua a spingere sull’acceleratore.  Al 24’ il solito Carcione centra la barriera su punizione, il rimpallo favorisce Franciel, ma il suo colpo di testa non sortisce gli effetti sperati. E’ il preludio al raddoppio che giunge al 38’: punizione dalla sinistra di Carcione, la posizione sembra troppo defilata, ma il regista stupisce tutti calciando in porta e trovando il gol con la collaborazione dell’estremo Pazzagli.

 

Nella ripresa la musica non cambia, sono ancora i rossoblù a fare la partita. Al 12’ Falconieri crossa per Franciel, il brasiliano prova la zampata vincente, ma Ferri è bravo a contrastarlo rifugiandosi in corner. I toscani non sembrano in grado di reagire e, anzi, rischiano di capitolare al 18’, quando Stamilla tenta di approfittare di uno sconsiderato retropassaggio, Pazzagli si oppone come può. Sugli spalti il pubblico già pregusta la vittoria, ma al 20’ arriva a sorpresa il gol degli ospiti: punizione dalla destra di Taugourdeau, Lamma stacca incontrando la respinta di Testa, sulla ribattuta però è lo stesso difensore ad insaccare con facilità.  L’Aquila accusa il colpo, il Prato, a questo punto, comincia a credere nel pareggio. Passano infatti appena 90 secondi e la clamorosa rimonta si concretizza: il neo entrato Basilico fa tutto da solo, si accentra dalla destra e fulmina Testa con un preciso fendente all’angolino. L’estremo aquilano salva i suoi dalla definitiva capitolazione al 33’: sfortunato rimpallo tra Ruggiero e Perfetti che favorisce Varricchio, il bomber ex Pescara si fa ipnotizzare malgrado la posizione favorevole. Scampato il pericolo, i rossoblù si riversano in attacco con la forza della disperazione, affidandosi per lo più a dei velleitari lanci lunghi. Al 42’ Potenza prova ad accendere la luce con una conclusione da fuori area che termina però di un soffio a lato.  Due giri di lancette e il clima diventa rovente: letale ripartenza di Potenza che sfugge agli avversari e viene messo a terra all’interno dell’area, l’arbitro opta incredibilmente per l’assegnazione della punizione. Il pubblico, incredulo e infuriato,  non sa che però anche nel calcio c’è una sorta di giustizia. Sugli sviluppi del calcio piazzato, L’Aquila guadagna infatti un preziosissimo corner: la traiettoria disegnata da Carcione trova l’inzuccata di Franciel, la sfera gonfia la rete e il “Fattori” si trasforma in una bolgia.

 

L’Aquila – Prato  3 – 2 (2 – 0)

L’AQUILA (4-4-2) Testa, Cutrupi, Prete, Ruscitti (28’st Perfetti), Garaffoni, Ruggiero, Stamilla, Carcione, Franciel, Falconieri (31’st Galli), Piccioni (19’st Potenza). All: Ianni. A disp: Modesti, Di Francia, Pietrella, Iadaresta.

PRATO (4-3-1-2) Pazzagli, Sacenti, De Agostini, Fogaroli, Lamma, Ferri, Taugourdeau (37’st Varutti), Zagaglioni, Varricchio, Pagliuca (35’pt Gori), Schenetti (9’st Basilico). All: Bellini. A disp: D’Oria, Malomo, Corvesi, Silva Reis.

ARBITRO: Borriello di Mantova.

RETI:  12’pt Falconieri (L), 38’pt Carcione (L), 20’st Lamma (P), 22’st Basilico (P), 46’st Franciel (L).

NOTE. Ammoniti: Falconieri (L), Piccioni (L), Taugourdeau (P), Ruscitti (L), Carcione (L). Angoli: 10-6. Spettatori: 3700 di cui 150 da Prato.

Danilo Rosone


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