Si e' svolto a Grottaferrata (Roma) il terzo Congresso nazionale della Uil Beni e Attivita' Culturali che ha rieletto all'unanimita' e per acclamazione l'aquilano Gianfranco Cerasoli alla guida del primo sindacato nel settore dei Beni Culturali.
Cerasoli nella sua relazione oltre ai temi nazionali ha toccato molto il tema della ricostruzione dei beni culturali post terremoto in Abruzzo lamentando non solo la mancanza delle risorse, dovuta - dice una nota del sindacato di categoria - al totale disinteresse del Ministro dei Beni Culturali Bondi e dell'intero Governo che sul settore hanno costruito una campagna mediatica autoreferenziale che a distanza di 10 mesi ha dimostrato tutto il suo fallimento. Tutto il patrimonio vincolato privato e pubblico, tranne rare eccezioni e' lasciato a marcire sotto l'inclemenza del tempo cosi' come le Chiese che stanno continuando a sfarinarsi giorno per giorno con il rischio che la somma ipotizzata di 3 miliardi di euro sia ormai ampiamente superata dall'ulteriore peggioramento della situazione.
Cerasoli ha attaccato duramente il ruolo di subordinazione del Mibac nel rapporto con la Protezione Civile rivendicando la necessita' che la ricostruzione sia riattribuita alle competenze della Direzione Regionale e delle Soprintendenze che hanno le capacita' tecnico scientifiche e le risorse umane necessarie a garantire il rispetto delle norme del Codice dei Beni Culturali ma anche le linee guida per una ricostruzione che tenga conto dei requisiti per la prevenzione del rischio sismico.
Inoltre la Uil da mesi ha lanciato proprio in Abruzzo la necessita' di una maggiore trasparenza nella gestione degli interventi sui beni culturali tanto che aveva chiesto al prefetto Gabrielli di verificare l'attivita' posta in essere dalla struttura del Vice Commissario delegato ai Beni Culturali circa gli affidamenti diretti ma anche sulle gare poiche' si registravano ribassi in taluni casi molto bassi ed in altri molto alti sino al 30%.
