'L'Avvenire' invita a boicottare "Habemus Papam", ma il pubblico è dalla parte di Moretti

Il tormentato Conclave portato al cinema da Nanni Moretti nel suo "Habemus Papam" ha fatto arrabbiare moltissimo il vaticanista Salvatore Izzo, firma di punta de 'L'Avvenire', il quotidiano dei vescovi. Una voce fuori dal coro del mondo cattolico che, fino a ieri, aveva accolto la commedia del regista in maniera positiva, apprezzandone il garbo e la grande umanità.

Izzo, invece, ha espresso tutto il suo astio verso il film, scrivendo un articolo al vetriolo: "Bocciamo la pellicola al botteghino, saremo noi a decretare il successo di questo triste film, se ci lasceremo convincere ad andare a vederlo, perché il pubblico laico si annoierebbe a morte e infatti diserterà le sale. E' su di noi che si fa conto per recuperare l'investimento cospicuo che è stato fatto per ricostruire la Sistina in uno studio.".

Il giornalista critica pesantemente anche i suoi colleghi: "Alla disinvoltura con la quale i media trattano i temi religiosi ormai ci siamo abituati, il fatto nuovo di questi gironi è invece come alcuni opinionisti cattolici trattano il film Habemus Papam... non fidiamoci dei critici cattolici, anche se preti, che lo assolvono (con una ben curiosa giustificazione: Moretti poteva essere molto più cattivo)". Poi, un invito: "se vogliamo respirare l'atmosfera del Conclave andiamoci direttamente alla Sistina: per i giorni della beatificazione i Musei Vaticani hanno prolungato l'orario di apertura e dimezzato il costo dei biglietti. Perchè dobbiamo finanziare chi offende la nostra religione?".Insomma, il concetto espresso da Izzo è che il Papa ""non si tocca: è il Vicario di Cristo, la Roccia su cui Gesù ha fondato la sua Chiesa. Del film non abbiamo bisogno, noi il Papa ce lo abbiamo per davvero".

Dunque, il mondo cattolico è diviso sulla critica di questo film, detestato da monsignor Roberto Busti ("una ruffianata") e assolto da Radio Vaticana ("Nessuna ironia, nessun macchiettismo. Tutto molto umano"). Moretti, dal canto suo, è salomonico sull'argomento: ""Sul mio lavoro c'è libertà di opinione, chiunque può dire qualsiasi
cosa, ma io non commento. Dopo averlo visto possono boicottare", e gongola alla notizia che "Habemus Papam", nella sola giornata di venerdì, ha incassato la bellezza di 250mila euro.

Il boicottaggio, per il momento, non sta funzionando...

Francesco G. Balzano