Nuove prove scientifiche, i test isotopici, dimostrano la tracciabilità dei veleni della megadiscarica Montedison di Bussi confluiti nei pozzi della Val Pescara.
Lo mostrerà in aula l'Avvocatura dello Stato al processo in Assise domani a Chieti.
I 700mila abitanti dell'area non bevono dal 2007 l'acqua dei pozzi, ma secondo i test gli inquinanti finiscono ancora nel fiume Pescara.
I test dimostrerebbero al 99,9% che ad inquinare è stata Montedison, con valori che superano migliaia di volte i limiti.