L'IDV a Marino: invio verbali alla procura è scelta incompleta

Dopo le dichiarazione di Ingazio Marino

03 Febbraio 2011   13:15  

"L'invio dei verbali dell'audizione di Chiodi alla procura competente e' una scelta purtroppo incompleta. Rispetto la decisione del Presidente Marino ma la trovo prematura, debole e fuorviante: prematura perche' riduce il ruolo di una commissione parlamentare di inchiesta a una semplice funzione di passacarte, debole perche' se la decisione fosse stata votata avrebbe avuto piu' autorevolezza e credibilita' e soprattutto fuorviante perche' non aiuta a risolvere il peccato d'origine della sanita' abruzzese: la cappa di collusioni, clientelismi e interessi trasversali che tutt'ora vivono sulla pelle dei pazienti e sulle tante professionalita' degli operatori sanitari". Lo dichiara il senatore dell'Idv, Alfonso Mascitelli, vicepresidente della Commissione Speciale di Inchiesta del SSN, sullo strascico delle polemiche sorte dopo le audizioni a Roma di Chiodi e della Baraldi.

"Voglio spiegarmi meglio. - entra nel merito il senatore Mascitelli - Cio' che e' penalmente rilevante non e' quello che Chiodi ha detto , ma quello che non ha voluto dire. Ha omesso di dirci chi protegge chi: quali sono i politici e quali i beneficiari di questa permanenza di lobby che operano, a suo dire, contro le sue decisioni. Ha omesso di rispondere sul perche' vi e' una difformita' nella ricontrattazione delle tariffe con i privati rispetto agli indirizzi del Piano, parlando di un 'disguido amministrativo'. Ha omesso di dire - prosegue Mascitelli - quali elementi nuovi e meccanismi di controllo hanno introdotto l'assessorato alla sanita' e il suo ufficio commissariale, in questi due anni , per verificare l'appropriatezza e la qualita' dei ricoveri e il rispetto degli indici standard obbligatori per legge, visto che ha espresso giudizi negativi sull'attuale attivita' ispettiva. Ha omesso di dire se ha subito o meno pressioni per far si' che le tariffe della psicoriabilitazione continuassero a restare tra le piu' alte di Italia. Ha omesso di dire perche' la regione Abruzzo non si e' adeguata in questi due anni all'obbligo di legge di rendere pubblici e trasparenti la conduzione degli appalti pubblici, che fanno lievitare i costi se non vengono fermati prima dagli arresti, la trasparenza sull'acquisto dei servizi, che in alcuni casi paghiamo il 20% in piu' della Campania, come ha ammesso lo stesso Chiodi, e i criteri di scelta delle consulenze che ricadono spesso su scelte inutili e amicali".  "Per questo chiedero' - ha concluso il senatore Mascitelli - al Presidente Marino e agli altri componenti della commissione parlamentare, di non abdicare al ruolo che la costituzione ci assegna, addirittura con poteri di autorita' giudiziaria, e di andare sino in fondo nell'opera di smantellamento della cappa di omerta' che deprima e dequalifica un buon servizio sanitario di cui gli abruzzesi hanno diritto , soprattutto dopo quanto si e' consumato ad opera di destra e sinistra negli ultimi dieci anni".


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